“Sicuri a casa propria”, iniziativa sulla violazione di domicilio

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    Per sollecitare il mondo politico ed istituzionale a “calendarizzare” in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare riguardante la modifica delle norme disciplinanti la violazione di domicilio e la legittima difesa il segretario generale del sindacato Polizia Penitenziaria (Spp), Aldo Di Giacomo, ha ripreso lo sciopero della fame. Lo ha annunciato lo stesso Di Giacomo oggi a Potenza impegnato insieme al segretario regionale di Italia dei Valori Angelo Rosella a far conoscere ai cittadini l’iniziativa. In piazza Mario Pagano Di Giacomo e Rosella, insieme a rappresentanti di Spp e IdV e a cittadini, hanno distribuito volantini e si sono fermati a discutere con la gente rinviandola in Municipio per la firma della proposta di legge. Avevo interrotto lo sciopero della fame – ha detto il segretario del Spp – dopo le assicurazioni che la proposta con ben 2 milioni 300 mila firme sarebbe stata presa in esame dalle Commissioni competenti di Camera e Senato. Questa volta non posso più accontentarmi di impegni a parole e farò lo sciopero della fame ad oltranza. Di Giacomo ha riferito che in poche settimana la nuova proposta del Spp ha già raccolto 12mila firme soprattutto al Nord ed ha annunciato un tour intenso in tutt’Italia. Tre sono i punti fondamentali di questa legge – ha evidenziato – Chi entra dentro casa non può chiedere nessun risarcimento; la violazione non è mai singola ma legata ad un altro reato, furto o minaccia, le pene quindi, vengono raddoppiate; ed infine l’eliminazione dell’eccesso di  legittima difesa. Per Angelo Rosella, segretario di IdV, dopo la maxi inchiesta della DDA sulle slot machine, non è possibile più alcuna sottovalutazione dei fenomeni di criminalità nella nostra regione, “assediata” dalla ndrangheta calabrese, dalla camorra napoletana e dalla Sacra Corono Unità pugliese in traffici illeciti di ogni natura. L’effetto a cascata è l’incremento della cosiddetta microcriminalità che è fatta di furti in abitazioni e negozi, rapine, aggressioni. Vittime soprattutto gli anziani che vivono da soli ed in aree rurali. Per questo – afferma Rosella – al cittadino deve essere data la possibilità di difendersi, di difendere i propri cari, il proprio patrimonio senza che si diventi tutti “sceriffi”, sia chiaro. La nostra pdl è pertanto un forte deterrente nei confronti dei malviventi che devono capire a cosa vanno incontro nella violazione del domicilio. All’iniziativa di Potenza hanno partecipato anche numerosi commercianti ; Incoronata Lucia (Terziario Donna Confcommercio) e titolare di un’attività ad Avigliano sostiene che “la percezione del pericolo è molto diffusa tra i commercianti e con esso la mancanza di sicurezza a svolgere l’attività. Come associazione di categoria da anni facciamo battaglie e iniziative sui temi diversi della legalità e quindi ho sostenuto convinta, tra i firmatari che hanno depositato la pdl del Spp, gli obiettivi riconducibili all’esigenza dell’inviolabilità del domicilio”. La dirigente di Confcommercio ha citato il caso di un gioielliere nel Milanese che uccise sparando alcuni colpi pistola un rapinatore albanese entrato nella sua casa insieme a due complici. Solo da qualche giorno, a distanza di anni, il gip di Milano, come richiesto dal pm, ha archiviato l’inchiesta a suo carico accertando che fu “legittima difesa”. Ma il gioielliere ha dovuto subire anni di indagini, ha dovuto difendersi e sostenere spese legali oltre a danni psicologici.

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