Le donne di Ruoti rispondono: “Non siamo disinteressate, nè culturalmente arretrate”

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    Riceviamo e pubblichiamo la nota di un gruppo di donne di Ruoti che rispondono alle critiche che hanno seguito il video del comizio finale delle elezioni comunali della scorsa domenica in cui il sindaco uscente presentava il sindaco candidato (e poi eletto) assicurando ai cittadini che il sindaco di fatto sarebbe stato lui. Il comunicato che pubblichiamo non reca alcun nome e cognome, ma la firma “Dirette ad Itaca”.

    Di seguito il testo del comunicato.

    “A volte il silenzio è più assordante delle parole… se parlare significa insultare! Passato però lo sconcerto iniziale, pur consapevoli di non dover dimostrare nulla a nessuno, è maturata l’esigenza di dichiarare quanto segue: NOI non siamo cittadine “disinteressate”, “culturalmente arretrate”, rivoluzionarie all’occorrenza, ma siamo donne che da sempre vivono nel paese, partecipano alla vita sociale e culturale, si interessano del bene comune nonostante le difficoltà!!! E quando la bufera sarà passata chiunque si è sentito in dovere di dire la sua sparirà, mentre noi RIMARREMO qui perché APPARTENIAMO a questo Paese, nostra croce e delizia…. “L’appartenenza è un’esigenza che si avverte a poco a poco si fa più forte alla presenza di un nemico, di un obiettivo o di uno scopo è quella forza che prepara al grande salto decisivo che ferma i fiumi, sposta i monti con lo slancio di quei magici momenti in cui ti senti ancora vivo. Sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire NOI” (Giorgio Gaber)

    Dirette ad ITACA

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