Tricarico, giovani imprenditori agricoli si uniscono

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E’ nato a Tricarico il primo “nodo” della rete AGIA131. L’Associazione dei Giovani Imprenditori Agricoli aderente alla Cia lucana che ha deciso di puntare sul territorio regionale 131 “basi” quanti sono i comuni lucani. Obbiettivo dell’iniziativa è arrivare a una copertura totale del territorio con giovani riferimenti “in campo”. Nella nostra regione – spiega una nota – più che di agricoltura bisogna parlare di agricolture. Una moltitudine di specializzazioni, presidio in aree e contesti diversi da loro con problematiche, aspettative ed esigenze che cambiano. Da qui l’esigenza di creare un vero e proprio forum, rendendo agevole la discussione e la divulgazione delle informazioni attraverso le opportunità offerte dalla messaggistica veloce, internet e altri canali “moderni” senza dimenticare l’importanza dell’incontro diretto. Abbiamo chiesto più volte alla regione, un gruppo di dialogo giovanile in agricoltura, favorendo anche lo scambio tra organizzazioni diverse, vale a dire un Osservatorio dell’imprenditoria agricola giovanile, costruendo al contempo un nuovo sistema relazionale e di mercato che supporti il giovane nel superare quelle che sono le principali barriere di accesso come la terra, il credito, la formazione e l’informazione. L’attrazione che l’agricoltura esercita nelle giovani generazioni -dice Rudy Marranchelli, presidente Agia lucana – è l’elemento da cui partire per rafforzare un quadro che fa ben sperare sul versante occupazionale. Le imprese agricole under 35 sono in crescita costante e segnano importanti mutamenti: i giovani prendono in affitto le terre per espandere le dimensioni aziendali, oltre un quarto di loro segue coltivazioni biologiche, quasi tutte le imprese under 35 seguono protocolli di ricerca e risultano fortemente innovative anche in virtù dell’alta qualificazione degli imprenditori. Sono queste imprese il volto nuovo dell’agricoltura che è orientata alla tutela della biodiversità, al mercato, alla ricerca e all’integrazione di filiera e che poggia su un alto livello di qualificazione professionale. Importante accompagnare il giovane nella definizione e nella realizzazione della sua idea imprenditoriale, fornendo ‘consulenza’ continuativa di alta professionalità. Ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta, forse l’idea non piace, quindi abbiamo deciso di partire in modo autonomo, amplificando il dialogo almeno tra i giovani imprenditori della Cia. Agia131 pianta il suo seme a 40 anni di distanza dall’iniziativa di Irsina-Tacconi dove, nell’ottobre del 1977, giovani provenienti da diverse regioni, hanno dato vita a una pacifica manifestazione, un successo dal punto di vista della partecipazione e della comunicazione, un tentativo originale di costruire un pensiero sui temi ambientali e sui rapporti tra agricoltura, territorio e cultura. Una tre giorni che al suo quarantesimo compleanno merita sicuramente di essere ricordata e onorata in Basilicata con una grande rete di dialogo, se si vuole parlare di politiche giovanile bisogna avere il coraggio dare voce e saper ascoltare i giovani. Agia131 parte dal passato, ma guarda il futuro. Stiamo lavorando – annuncia Marranchelli – anche a un evento nazionale con gener@zioni a sud e la giunta nazionale di AGIA. 

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