Cambia la maglia rosa

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    Dopo la gioranta di riposo di ieri, la caravona è ripartita da Verona per la cronometro a squadre.

    Il Giro d’Italia ha messo piede nella penisola dopo la tre giorni in Danimarca. Ieri è stato giorno di riposo con le squadre intente a recuperare le prime fatiche e sopratutto a smaltire il trasferimento dallo Jutland. La quarta tappa prevedeva una cronometro a squadre di 33,2 km. Un percorso non proprio pianeggiante con diverse incognite. La maglia rosa, Taylor Phinney, ha garaggiato nonostante il problema al piede dovuto alla caduta della terza tappa e puntava a mantenere la maglia del leader. Purtroppo un errore durante il percorso ha impedito all’americano di conservare la maglia del primato. Ad approfittarne è stato Navardauskas che, con la sua squadra, la Garmin ha vinto la tappa di Verona e ha rifilato 25” all’OGE Origa-Greenedge, squadra di Phinney che ha chiuso al sesto posto.

    Come dicevamo a tagliare per prima il traguardo è stata la Garmin che ha impiegato 37’4”. Al secondo posto si è piazzata la Katusha il cui tempo è statp 37’5”. A completare il podio l’Astana che ha rimediato un distacco di 22”. Bene la prova della Liquigas di Ivan Basso, settima con 37’30”. Ha pensato più a difendersi la Colnago CSF Bardini di Pozzovivo che ha tagliato il traguardo con il tempo di 38’16”.

    LA CLASSIFICA GENERALE, dopo la prova di oggi, vede al comando Ramunas Navardauskas (Garmin-Barracuda), con 10” di vantaggio sui compagni di squadra Tyler Farrar e Robert Hunter. L’ormai ex maglia rosa Taylor Phinney è al 5° posto con 14” di ritardo. Il primo degli italiani è Manuele Boaro  (Saxo Bank) a 19”.

    LA QUINTA TAPPA, in programma domani, è ancora adatta agli sprinter. Modena-Fano di 209 km tutti pianeggianti.

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