“A Tito l’Amministrazione pensa solo a trasformare l’area industriale in commerciale”

Più informazioni su

Spettabile Redazione di “Basilicata 24”, mi rivolgo a Voi con la speranza che, grazie al Vostro intervento, sia possibile smuovere una situazione che affligge gli abitanti di Tito da diverso tempo e per cui l’amministrazione locale non prende provvedimenti. Come potrete leggere meglio nella lettera allegata, indirizzata al Sindaco, sig. Scavone, la questione riguarda un rettilineo che si trova nella parte bassa del paese utilizzata da molti abitanti per andare a correre, camminare, andare in bicicletta, portare i bambini o gli animali a spasso o semplicemente per recarsi presso i propri appezzamenti di terra. Purtroppo, trattandosi si un lungo tratto di strada senza dossi o controlli, gli automobilisti hanno la tendenza a correre e a causa del manto stradale disconnesso, è possibile assistere ad inviasioni dell’altra corsia, sorpassi azzardati e via dicendo. Per chi lo ricorda, la situazione è molto simile a quella del Pantano di Pignola e mi domando se sia proprio necessario aspettare che qualcuno si faccia male gravemente o debba morire prima di dover intervenire. Vi faccio, inoltre, presente che lungo la stessa strada un’intera area nelle mani del Comune, è stata completamente abbandonata ed è stata presa d’assalto da coloro che vi hanno lasciato rifiuti di tutti i tipi, dai pannelli di eternit alle gomme dei camion. Benchè io mi sia rivolta per iscritto al Sindaco per ben due volte, in data 21 Gennaio ed 11 Aprile 2012, ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta… forse perchè l’amministrazione comunale è molto indaffarata a rendere una zona industriale ormai morta in una zona commerciale senza che la gente abbia la capacità economica di poter accedere all’acquisto di determinati beni. In attesa di un Vostro riscontro, Vi porgo distinti saluti.


Ester Di Bello


Di seguito il testo della lettera inviata dalla signora Di Bello al sindaco di Tito


Oggetto: Intervento Strada Comunale Fondo Valle.
Egregio Dottor Scavone, benché siano trascorsi più di due mesi dal momento in cui Le ho inoltrato la mia prima missiva, ad oggi, non ho ricevuto alcuna risposta verbale o per iscritto né da parte Sua né dell’Assessore per i Lavori Pubblici. A tal proposito, dunque, Le inoltro nuovamente la mia comunicazione, sperando che questa volta Lei voglia essere tanto gentile da fornirmi una risposta. Distinti saluti.


 Ester Di Bello


 


 


Testo inviato il 24 Gennaio 2012


 Egregio Dottor Scavone,


Conoscendo la Sua perenne disponibilità nei confronti delle problematiche riscontrate dai suoi concittadini, mi permetto di scriverLe in merito ad una questione che concerne molti degli abitanti di Tito. In particolare, si tratta del tratto di strada comunale Fondo Valle che, costeggiando il corso del fiume collega la parte bassa del paese fino ad arrivare al bivio che, da un lato, conduce alla vecchia strada per Satriano di Lucania (strada comunale Lavangoni Ramotta) e dall’altro lato al Tratturo degli Stranieri. Come Lei ben sa, la strada sovra citata è un rettilineo che, benché non sia ad alta concentrazione veicolare, è comunque piuttosto utilizzata. Proprio per la sua linearità, gli automobilisti che la percorrono hanno la tendenza ad oltrepassare i limiti di velocità previsti e, tra l’altro, a causa delle cattive condizioni in cui essa versa in alcuni punti, non mantengono la propria corsia. Inoltre, creano delle situazioni piuttosto pericolose effettuando sorpassi azzardati in una strada che dovrebbe prevedere la striscia continua (la segnaletica è, tra l’altro, completamente assente). Il problema maggiore è che questa strada viene spesso scelta dagli abitanti per correre, camminare o andare in bici ed a utilizzarla non sono solo gli adulti ma anche i ragazzi. Naturalmente la mancanza di controlli, la condizione della strada ma soprattutto le sue caratteristiche fanno si che l’eccesso di velocità possa diventare un enorme problema e causare gravi incidenti. Ci sono, inoltre, dei punti dove la visibilità è impedita dalle curve e tale situazione peggiora con il calare della sera visto che la strada è priva di illuminazione. Per ovviare ad eventuali gravi problematiche che potrebbero nascere in caso di incidenti, sarebbe idoneo da parte di un’amministrazione comunale attenta e lungimirante come la Sua, che lungo il tratto di strada citato venissero posti dei rallentatori se non addirittura, creata una corsia a parte proprio per i pedoni ed i ciclisti. Solo in questo modo si potrebbe mettere fine alle corse degli automobilisti e si darebbe ai propri cittadini quella sicurezza che attualmente manca. Le faccio, inoltre, presente che questa strada rappresenta per molti, uno svago, un modo per mantenersi in forma, per occuparsi della propria salute evitando, in un momento di tale crisi, di doversi recare in luoghi chiusi e che richiedono dei costi che andrebbero ad incidere sulle già scarse economie delle famiglie. Sarebbe, dunque, idoneo rendere questo svago quanto più sicuro possibile. Contestualmente colgo l’occasione per farLe presente che lungo la stessa strada e, in particolare, nel tratto successivo al campetto di calcio, la zona è quotidianamente utilizzata come discarica, soprattutto nella parte alta. Vi si trova di tutto, dai pneumatici per camion, ai frigoriferi, ai comuni rifiuti fino ad arrivare ai pannelli di eternit, assolutamente pericolosi per la salute.
A questo proposito, sarebbe idoneo che si vigilasse di più sulla suddetta zona, che la società addetta al recupero dei rifiuti effettuasse una bonifica del terreno e, onde evitare il ripetersi di tale situazione, che la zona venga gestita da qualcuno, magari data in locazione a delle società sportive o a dei singoli cittadini affinché la curino ed evitino lo stato di abbandono in cui attualmente versa.
Mi auguro che Lei, insieme all’intera amministrazione comunale, possa prendere atto di entrambe le situazioni esposte e possa porre in atto qualcosa per modificarne l’andamento. Sarebbe, infatti, poco onorevole se i cittadini dovessero ricorrere a delle petizioni popolari affinché il proprio sindaco ponga in essere dei mezzi che aiutino il miglioramento della vita di coloro che lo hanno eletto.
Certa di una presa visione di tale missiva, rimango in attesa di una Sua risposta.

 


Ester Di Bello

Più informazioni su