No Triv Day: il popolo delle trivelle a Manfredonia foto

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    Dai dati forniti dallo Stato erano oltre 3000 le presenze registrate nella manifestazione generale tenutasi ieri pomeriggio a Manfredonia per ribadire ancora una volta ‘No’ al Governo Nazionale che, con il decreto SalvaItalia, ha deciso di concedere il via libera alle prime indagini geosismiche al largo del Mar Adriatico e nelle Isole Tremiti. .

    Una partecipazione attiva di associazioni, enti, sindacati di ogni colore, rappresentanze politiche, famiglie e giovani provenienti da Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata. Da sottolineare anche la presenza del Presidente del Consiglio regionale di Puglia, Onofrio Introna, e il sindaco di Bari Michele Emiliano che, parlando di royalties, ha ricordato a tutti il caso Basilicata: “Royalties? Chiacchiere. Chiedete ai lucani che cosa gli hanno lasciato. Dovevano rifornirsi di benzina gratis. Sono chiacchiere, le trivellazioni vanno fermate”.

    Da sottolineare anche la folta delegazione del Coordinamento Nazionale No Triv, nato il luglio scorso a Pisticci Scalo, che attraverso il suo portavoce Giuseppe Macellaro e numerose associazioni aderenti quali il Comitato ambientalisti di Lombardia, ha contribuito a rilanciare l’obiettivo della manifestazione.

    La sfilata iniziata intorno alle ore 16:00 ca. di sabato pomeriggio da via Scaloria ha attraversato le strade principali della città fino a raggiungere zona Castello dove, è ‘morta’ con la messa in scena  di una simulazione di  spiaggiamento di cetacei, a dimostrare uno degli effetti delle indagini sottomarine, spesso causa della perdita di orientamento di capodogli e altri esemplari.

    Diverse le Leghe Navali dell’Adriatico che hanno esibito, sulle vele, un simbolico fiocco nero.

    Una protesta garbata, civile che si è conclusa con diversi intervenuti a supporto della manifestazione. In prima linea l’ex parlamentare Vladimir Luxuria che ha sottolineato: «Sono rimasta sconvolta dalle parole del ministro Clini che sostiene che le piattaforme petrolifere non costituiscono un pericolo. La nostra ricchezza é la nostra terra. Le trivelle mettetele da un’altra parte. Sono disposta a oppormi in prima persona alle perforazioni. Il nostro petrolio è il turismo».

    A conclusione della serata si sono esibiti di versi gruppi e artisti tra i quali la cantante Rosa Ricciotti che, intonando “Caruso” di Lucio Dalla, ha ricordato l’impegno del cantante, testimonial della manifestazione No Oil a supporto delle proteste a Termoli.

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