Se il centrosinistra chiama, Grande Sud risponderà

Più informazioni su

    Il dato incontrovertibile delle elezioni siciliane è che alcuni vecchi partiti sono morti. Idv, Sel e, purtroppo, anche Fli non entrano in Assemblea regionale. Il Pdl scende dal 34 per cento al 12, persino il Pd perde voti. Per quanto ci riguarda da questa esperienza elettorale nasce il partito meridionalista che da tempo sogniamo come risultato politico del nostro progetto di cambiamento. Abbiamo 15 consiglieri regionali in Sicilia e quasi il venti per cento dei voti ottenuti dalle liste a sostegno di Gianfranco Miccichè. Se pensiamo al fortissimo astensionismo e al successo anche di Grillo, ci rendiamo conto che il 70 per cento dei siciliani si è espresso per una forte rottura con le vecchie dialettiche e con schemi inadeguati e superati. Il dato politico è che il Miccichè rivoluzionario, fuori dalle logiche di palazzo serve a tutto il Mezzogiorno. In questi giorni, in Sicilia abbiamo sperimentato, cosa significa costruire un partito legato al territorio e alle comunità locali. Naturalmente se il centrosinistra ci dovesse chiedere i voti che gli mancano per governare la Sicilia noi saremo disponibili ad un confronto programmatico serio. Non è vero che il centrodestra ha perso perché non è andato unito alle elezioni. Sbaglia Alfano. Grande Sud non è per nulla un partito di centrodestra. Per noi quella esperienza politica è finita da quasi due anni. Il nostro partito è un movimento di idee e valori con riferimenti storici e territoriali precisi. La nuova questione meridionale sta anche nella capacità di ribellione democratica da mafie, clientele, retaggi culturali, poteri forti e vecchi partiti.
    Il legame indissolubile alle comunità locali e ai territori è il dna del nostro impegno politico.”

     

    Gianfranco Blasi, segreteria politica nazionale di Grande Sud

    Più informazioni su