Holiday blues…la vacanza che lascia il segno foto

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    Quant’è dura ritornare ai ritmi di vita “normale” dopo aver rilassato corpo, mente e sensi, in armonia col mondo? Chiamiamolo anche trauma da rientro ma, in qualsiasi modo lo si indichi, il ritorno dalle vacanze estive per molti costituisce uno shock con ripercussioni nella sfera emotiva e fisiche di non poco conto: calo dell’attenzione, mal di testa, mal di gola e vari dolori muscolari. Abituati al lento ritmo delle giornate, al mare, al sole, al dolce far niente, ci si ritrova, da un giorno all’altro, a prendere mezzi, fare code interminabili, parcheggi impossibili, per poi rinchiudersi in ufficio per almeno 8 ore di lavoro (quando un lavoro lo si ha!).


    Chi sono i soggetti più esposti? I “delusi”, ossia tutte quelle persone che caricano le vacanze di aspettative eccessive, ritenendole come la cura a tutti i loro problemi giornalieri accumulati. Spesso, però, le aspettative vanno incontro a frustrazione! Ritengo che uno dei propositi “vacanzieri” utili a prepararsi ad un nuovo anno ricco di risultati, è quello di dedicare del tempo a se stessi e alla propria crescita, leggere libri sull’argomento, frequentare un seminario di sviluppo personale.


    Il ritorno pesa come un macigno. E per chi, in questo periodo di crisi economica e generale, non ha potuto concedersi una vacanza? Ecco presentarsi un paradosso: di questi tempi lavorare è da considerarsi un privilegio o addirittura una benedizione, eppure il ritorno operativo dopo le ferie estive pesa come un macigno. Ciò contrasta con l’opinione degli specialisti che continuano ad affermare che nei libri di testo non esiste nessuna patologia paragonabile a quella che è stata definita la “sindrome o depressione da rientro”. La depressione distrugge, annienta gli interessi dell’individuo, li riduce fino a farli diventare come finissima sabbia. In questo caso, concordo con gli specialisti…..riflettiamo un attimo prima di chiamarla “depressione”!


    Ogni organismo in natura, compreso l’uomo, cerca autonomamente il suo equilibrio omeostatico e per questo  non vi elencherò tutti i rimedi consigliati per un dolce ritorno. Preferisco lasciarvi con una mia riflessione aperta: il benessere in vacanza nasce dal trovarsi nel posto giusto al momento giusto con le persone giuste. Partiamo da questo allora, senza pen(s)are al rientro….viviamo e godiamo di quello che c’è nell’hic et nunc!

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