Chiusura A3, l’arroganza dell’Anas non ha limiti

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Esprimiamo forte perplessità per le modalità con cui sarà disciplinato il traffico a seguito dell’imminente chiusura per i prossimi tre mesi dello svincolo autostradale di Lauria Nord, in ingresso ed in uscita, ai soli veicoli in direzione Reggio Calabria
Stando a quanto comunicato dall’Anas, coloro che vengono dalla SS653 Sinnica e devono procedere verso Reggio Calabria dovrebbero imboccare la A3 in direzione nord e uscendo a Lagonegro Sud dovrebbero invertire la marcia ed andare verso il capoluogo calabrese. Mentre coloro che vengono da nord e devono prendere la Sinnica dovrebbero proseguire fino a Lauria Sud dove invertiranno la marcia verso Nord e poi, uscendo a Lauria Nord, potranno prendere la SS653.
Chi programma in questo modo dimostra di essere arrogante e di avere scarsa conoscenza del territorio: vorremmo sapere infatti come faranno i Tir e gli autotreni a girare a Lauria Sud o a Lagonegro, dato che chi percorre quotidianamente quelle strade sa che non ci sono spazi adeguati alle manovre. Soprattutto ora che sia a Lauria Sud che a Lagonegro il traffico è ulteriormente appesantito dalla circolazione dei mezzi di cantiere per i lavori in corso. Chi conosce le strade – e mi riferisco in particolare agli autisti di autobus e camion – non farà quei percorsi ma si riverserà sui tratti di strada provinciale, poiché è l’alternativa più logica. E dunque: tutti i mezzi provenienti da nord che devono prendere la Sinnica (andare verso Taranto) usciranno a Lagonegro e, percorrendo la ex SS19 (Lagonegro-Lago Sirino-Rosa-Pecorone), a Pecorone (Lauria nord) imboccheranno la Sinnica. Mentre tutti coloro che provengono dalla Sinnica e devono prendere l’autostrada in direzione sud non potendo imboccare Lauria Nord prenderanno la ex SS19 che da Lauria Nord li porta ad imboccare a Lauria Sud. Entrambe le arterie sono già congestionate da un traffico che comporta gravi ripercussioni sulla tenuta del manto stradale e di conseguenza la necessità di sempre maggiori investimenti sulla sua manutenzione.
Insomma, sembra quasi che l’Anas vada alla ricerca delle soluzioni più illogiche ed impraticabili, pur di non riconoscere una cosa molto semplice, oltre che legittima: le royalties per la viabilità sui tratti di strada provinciale. Una richiesta su cui l’assessore Valluzzi si è subito impegnato a seguito di una mia interrogazione consiliare nel 2010 ed ha portato ai vari tavoli senza avere risposta alcuna. Ecco perchè annuncio che, se come è prevedibile il traffico si riverserà sulle arterie provinciali, in qualità di consigliere provinciale chiederò al sempre disponibile assessore Valluzzi di chiudere il traffico ai mezzi pesanti sulle arterie indicate, con la consapevolezza che non potrà essere addossata colpa alcuna alla Provincia dal momento che ci siamo mossi per tempo più di un anno fa.
Vorrei precisare che noi non vogliamo che non si facciano i lavori ma vorremmo che si attivi al più presto, come da noi richiesto da tempo, una mediazione che, attraverso ad esempio la predisposizione di un Piano di manutenzione ed adeguamento, possa consentire ad Anas e Provincia di gestire con il minore impatto possibile i lavori in questione.



Il consigliere provinciale
Angelo Lamboglia

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