Il concorso infettato dai sospetti

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    Una selezione per 15 tecnici in un ente che non ha quattrini e con una multa di 86milioni di euro sul collo


    Nei mesi in cui abbiamo seguito l’iter del Concorso per 15 tecnici Cat. C in Arbea (vedi Basilicata24 n. 19 del 31 dicembre 2011), ci è anche capitato di leggere una sorta di “difesa d’ufficio” dei 15 concorrenti risultati “vincitori”, ma ancora “a spasso”.
    Non possiamo che pronosticare altrettanta fortuna per i “tecnici” di Meridiana Italia S.r.l. le cui parentele sono già assunte a tempo indeterminato in Arbea. Con l’augurio di superare l’agguerrita concorrenza di una maggioranza di assunzioni nel Lagonegrese: del resto, qualche amico a Bruxelles devi pur fartelo, quando hai una multa da 86 milioni di euro (vedi Basilicata24 n. 11 del 5 novembre 2011) che ti pende sul collo.
    Insomma, anche qualche giornale i cui giornalisti sono assunti a tempo indeterminato in Arbea si chiede il perché di un “ritardo” nell’assunzione. È un peccato che ignorino che l’Arbea, come risulta in atti della Regione Basilicata, non ha un euro per assumere: vedi Basilicata24 n. 19. È un peccato che ignorino che il concorso è stato artificiosamente portato avanti contro il parere di assessori all’Agricoltura, e degli stessi dirigenti di Arbea: vedi Basilicata24 n. 19. Ricordiamo che Arbea non solo non ha quattrini, ma non ha più motivo di esistere.



    Motivi elettorali in corso?


    Alla fin fine, risulta difficile chiedersi la cosa più logica, ovvero se questo concorso, nato per “affrontare” le elezioni regionali del 2010, trasformando, d’imperio della Regione (?), un concorso per 21 tecnici a tempo determinato in uno per 15 tecnici a tempo indeterminato (vedi D.G.R. 12 maggio 2009, n. 858), non debba essere “tirato in lungo” fino alle politiche del 2013. Risulta difficile chiedersi se, magari, vi sia qualche “ritardo” dovuto a qualche ricorso al Tar. Intanto scopriamo che, con Decreto del Direttore dell’Arbea 12 aprile 2012 n. 50, è stato assegnato un incarico (retribuito) all’avvocato Ercole Trerotola, presidente del Co.Re.Com. Con tutti i ricorsi al Tar è necessario affidarsi ad una avvocato che è anche presidente di un delicato organismo di controllo.
    Di certo, appare quantomeno inopportuno andar distribuendo incarichi al presidente del Co.Re.Com., alla soglia delle elezioni comunali di maggio. Quelle stesse elezioni alle quali, in quel di Marsico Nuovo, era candidato Giovanni Votta, un imprenditore agricolo e funzionario di Arbea (vedi Basilicata24 n. 11 del 5 novembre 2011), il quale, secondo “voci di corridoio”, sarebbe stato definito con molto orgoglio dall’ex ( e attuale?) direttore di Arbea Gabriele Di Mauro, “il mio usciere”. Quelle elezioni, Giovanni Votta le ha sonoramente perse: gli auguriamo miglior fortuna nella segreteria politica del dottor Mazzeo Cicchetti. Quello stesso che, Folino assente, ha nominato l’attuale direttore di Arbea.
    Dicevamo, tocca a noi fare domande nella speranza di non commettere qualche imprecisione che ci attiri addosso gli strali di chi, incarico dopo incarico, grazie alla Pubblica Amministrazione lucana ha sempre mantenuto in perfetto ordine i riccioloni neri.
    Proprio in materia di ricorsi al Tar, dicevamo, e poco dopo la pubblicazione del nostro precedente articolo sul “Concorso dei 15” (vedi Basilicata24 n. 19 del 31 dicembre 2011), ci pervengono alcune indiscrezioni. Solo voci, certo, ma che potrebbero rinnovare un interesse dell’Autorità giudiziaria.
     


    Quelle voci di corridoio


    Voci insistenti, le quali affermano che sui computer utilizzati per le prove del concorso erano caricati dei software di controllo remoto, del tipo di TeamViewer, VNC, LogMeIn, che consentivano di prendere, a distanza, il controllo dei pc usati dai concorrenti. Siamo nel campo delle ipotesi, naturalmente, però una tale pratica avrebbe reso sin troppo facile ‘abbellire’ le tracce degli ‘amici’, così come magari cancellare il lavoro fatto dai ‘non amici’.
    Abbiamo fatto qualche conto
    Noi non possiamo che consigliare di esaminare con attenzione la (poca) documentazione resa pubblica da Arbea, sul concorso pre-elettorale. E fare, così, qualche scoperta interessante. Abbiamo calcolato i punteggi finali, quelli di cui al Decreto del Direttore dell’Arbea 6 febbraio 2012 n. 25, ma senza il punteggio per la valutazione dei titoli che, giusto l’art. 7 del Bando di Concorso, veniva assegnato a discrezione della Commissione di Concorso.
    Senza tale punteggio, esattamente cinque punti separano il primo in graduatoria (26,00 punti) dall’ultima (21,00 punti). Per la valutazione dei titoli, fatta alla fine del concorso invece che all’inizio, come apparirebbe più logico, la Commissione di Concorso aveva a disposizione, ex art. 7 del Bando di Concorso, esattamente cinque punti, per di più assegnabili tenendo conto “dell’eventuale esperienza acquisita e/o attività lavorativa svolta per conto di una Pubblica Amministrazione a qualsiasi titolo diverso dal servizio di ruolo, con merito particolare ove riguardante gli organismi pagatori”. Così la Commissione, della cui composizione avevamo già reso conto nel n. 19, pur con soli cinque punti a disposizione, poteva sovvertire l’intero ordine della graduatoria.

     


    Quanta discrezione


    La “valutazione dei titoli” ex art. 7 del Bando di Concorso è uno dei documenti mai pubblicati da Arbea, se non sul proprio, riservatissimo “albo pretorio”  posto in un nascosto angolino del secondo piano. Un angolino che, complice la disposizione delle scrivanie, risulta nella perenne visibilità di uno dei funzionari Arbea. In ogni caso, della “valutazione dei titoli” abbiamo dovuto raccogliere prova fotografica, scoprendovi la sola firma del Presidente della Commissione di Concorso: gli altri membri, quelli che Decreto del Direttore dell’Arbea 9 febbraio 2012 n. 29 alla mano, si son presi oltre 11mila euro per un concorso completamente inutile, almeno ai fini pubblici, dove erano?

     


    Riassumendo


    La Commissione aveva disposizione cinque punti da distribuire a piacimento; prima di tale elargizione, esattamente cinque punti separavano il primo dall’ultimo nella graduatoria del “concorso Arbea per 15 tecnici”. La Commissione poteva, a proprio piacimento, decidere il posizionamento in graduatoria di ognuno dei concorrenti. È così che la pretesa “discrezionalità” della Pubblica Amministrazione lucana potrebbe trasformarsi in arbitrio.
    Con questo, fino alla prossima puntata, speriamo di aver gettato nuova luce su quello che è realmente il concorso per 15 tecnici di Arbea, l’”ente” a matrice parentale. Un “ente” perennemente “sotto organico” nel quale però, circa tre anni fa, gli esposti-denuncia per sottoutilizzo delle professionalità interne ed ingiustificato ricorso ad affidamenti diretti sopra soglia comunitaria, arrivarono fin sulla stampa. Ma in merito a tali questioni, lasciamo molto volentieri la risposta a Viale del Basento 78 e Via Nazario Sauro.

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