Import-export

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    Come ogni buon paese che comincia a contare sempre meno, non che la cosa sia pregiudizialmente negativa, beninteso, abbiamo cominciato a esportare di tutto. Per esempio i calciatori. Ora preferiscono andare a giocare in Europa, dove guadagnano di più e possono competere a più alti livelli. Una volta erano gli stranieri che facevano a gara a venire da noi. I cervelli, invece, li abbiamo sempre esportati, vivaddio; in fondo non sappiamo cosa farcene, o come sfruttarli, ci mettono a disagio, e allora che andassero fuori a farsi valere tenendo nel contempo alto il nome dell’Italia. Negli anni abbiamo esportato i delinquenti, vedi mafiosi in America, e ora ci capita pure di esportare qualche giocatore di basket. Quello che proprio non ci riesce è esportare le veline, i politici e i portaborse. Eppure ne abbiamo di ottima qualità. Per esempio le veline sono graziose, e quando le fanno ministre o giù di lì, si mettono finanche a studiare come quelle secchione che probabilmente non sono mai state, se non davanti allo specchio. Oppure i portaborse, che sono del genere di lusso. Leccaculi al punto giusto, servili, imploranti, quasi fedeli; te li ritrovi accanto che sono dei giovincelli e puoi crescerteli fino a quando possono fare da soli, ma sempre tenendoti aggiornato. I politici, poi, perbacco, quelli! Sono il massimo da raggiungere col minimo sforzo. Per esempio basta che sappiano vendere qualche prodotto, sparare qualche balla, mostrare arroganza e presunzione, fingere cultura e sapienza, e diventano anche primi ministri, senza fallo, senza ombra di smentita. Fanno fuori, di volta in volta, persone serie e responsabili, colte, preparate, e di queste ultime non ne fanno neanche servitù, chè fanno ombra, ma riescono a ghettizzarle in maniera a dir poco sublime. Ebbene, questa bella mercanzia non ci riesce proprio di esportarla. Eppure pare che siamo i maggiori produttori al mondo, non esiste un made in Taiwan capace di riprodurne le fattezze, sono un prodotto DOC, ma che dico, DOCG, e, se esistesse una etichetta superiore, bene, loro la meriterebbero. Inutile dirlo, all’estero non capiscono granchè. Si limitano a fregarci Verratti, Immobile, Ancelotti, il Brunello e, un volta, le autovetture. Tiè forse la moda e qualche gioiello. Insomma, non capiscono un cappero. E allora ce li teniamo noi! Sgrunt! Mannaggia la miseriaccia!

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