Boscotrecase, la centrale e la gente tradita

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    Vivo sgomento si respira nella contrada Boscotrecase di Picerno. La notizia che tra qualche giorno un viceministro della Repubblica dovrebbe presenziare all’inaugurazione della centrale a biomassa contestata dai residenti della contrada, nonché da numerose realtà regionali e nazionali, ha fortemente deluso la gente che da ormai quattro anni si oppone a quest’opera inutile e dannosa. E inutile perché non risolve ma aggrava lo smaltimento dei liquami animali (nell’impianto entra?…e esce…).

    E’ dannoso perché brucia (il biogas), e tutto ciò che brucia produce particolato fine (cd nanoparticelle) che entrano nei polmoni con conseguenze dannose per la salute (sopratutto dei bambini). Nonostante tutto questo sia stato scientificamente provato e detto e ripetuto a tutti i livelli istituzionali, oggi lo stato fa l’interesse del più forte dimenticando la sua funzione di protezione della salute pubblica.

    Molti rappresentanti delle istituzioni, hanno smesso gli abiti di imparziali servitori della collettività per indossare quelli di aguzzini dei cittadini inermi. In questi ultimi tempi, gli stessi rappresentanti delle istituzioni rimasti indifferenti alle denunce dei contadini della zona, sono prontamente scesi in campo a dimostrare come certe istituzioni sappiano essere deboli con i forti e forti con i deboli

    La notizia che un viceministro possa inaugurare un’opera contro cui pendono numerosi procedimenti giudiziari, quantomeno sorprende. Un’opera realizzata da un’azienda che non più tardi di un anno fa è stata dichiarata fallita dal tribunale di Potenza con sentenza nr. 7/2014, su istanza di due dipendenti che non hanno ottenuto la loro retribuzione, che è poi rinata con lo stesso nome ma con un’altra forma giuridica ed è arrivata nel volgere di pochi mesi ad acquisire un capitale di oltre un milione di Euro (secondo quanto contenuto in una visura della Camera di Commercio), oltre che una opera con gravissime carenze progettuali, come evidenziato dal Tar di Potenza nell’ordinanza n. 669 del 7 giugno 2014, preoccupa tutte le persone normali ma non le istituzioni!

    Lo stato italiano, le sue istituzioni, i suoi politici, i sindacati ci stanno dimostrando che siamo stati degli idioti a credere nello stato di diritto perché non esiste né lo stato né il diritto e tutto si piega al profitto a spese della salute dei cittadini

    Il Comitato Boscotrecase sarà presente a questa “inaugurazione” insieme a tutte le realtà regionali e nazionali che in questi anni si sono opposte alla realizzazione di questi impianti per dimostrare pacificamente la netta contrarietà ad un’opera dannosa per la salute e per l’ambiente in nome dell’art. 32 della costituzione.

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