Anche noi siamo capaci di mandare “pizzini”

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    Arrivano messaggi da ogni dove. E’ vero, ci sentiamo circondati. Da tutti i lati. E’ in atto, da tempo, un tentativo di distruzione della nostra esperienza editoriale e giornalistica. In certi ambienti l’opposizione alla nostra testata è diventata odio, rancore, invidia violenta. Da qualche parte, anche politica, c’è chi ordina a qualcun altro di fare delle cose contro di noi. In ambienti giudiziari qualcuno avrebbe sistematicamente tentato l’assalto al nostro giornale da oltre due anni. Lo dicono ai piani alti del Tribunale di Potenza. Ebbene sì. Non abbiamo corazze, né mezzi sofisticati di contrasto. Dobbiamo difenderci dalle stupide accuse di Tecnoparco Spa, e dalle ire dei petrolieri in ambienti politici, magari quando “si è a cena tutti insieme lor signori”. Quando si dice “ma non si può fare niente per questi di Basilicata24?” Dobbiamo difenderci da certa stampa che, al servizio delle multinazionali del petrolio, lascia trapelare pizzini.  Dobbiamo difenderci dalle minacce e dalle accuse di simulazione di minacce. Dobbiamo stare attenti al telefono, dobbiamo essere accorti nei movimenti. Dobbiamo incontrare le nostre fonti in luoghi improbabili per non essere scoperti. Qualcuno ci dica se tutto questo è libertà di stampa e di opinione. Qualcuno ci dica se tutto questo può servire alla libertà di un territorio. Certo è che i poteri concentrati contro la nostra testata sono forti e determinati. Noi sappiamo molte cose che prima o poi riusciremo a provare.  Ecco il nostro “pizzino”. La zanzara vince sempre contro la tigre. E noi siamo la zanzara. Degli asini al vostro servizio ci stiamo già occupando.

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