Cresce la prevenzione ‘rosa’ in Basilicata

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    La salute intesa come prevenzione è un concetto che, purtroppo, la maggior parte delle persone tende ancora a sottovalutare. Lo rivelano i sondaggi: la maggioranza della popolazione si preoccupa della propria salute soltanto al manifestarsi di qualche disturbo. La Basilicata, una delle prime in Italia a seguire le linee guida sanitarie nazionali, controcorrente alla tendenza, dà un segnale forte nel campo sanitario e nella prevenzione “rosa”, ampliando la fascia di età dello screening mammario per la diagnosi precoce del tumore al seno. Accettata dalla Giunta Regionale la proposta dell’assessore alle Politiche delle Persona Flavia Franconi, di estendere dai 45 fino ai 74 anni di età il programma di prevenzione del tumore al seno. È ormai indispensabile iniziare la prevenzione prima che nel passato, essendo cambiate le abitudini e gli stili di vita delle donne. La prevenzione è immaginabile anche grazie al miglioramento delle tecniche diagnostiche: oggi è possibile scoprire tumori molto piccoli, inferiori al centimetro, non palpabili o non ancora completamente formati. Inoltre, le attuali apparecchiature impiegate garantiscono una erogazione bassissima di raggi X e quindi rischi trascurabili per i pazienti rispetto ai vantaggi della diagnosi precoce. Per chi teme gli esami ospedalieri va ricordato anche che la mammografia non è invasiva, viene effettuata con due proiezioni radiografiche, ed è indolore. Lo screening è una attività diagnostica organizzata e periodica rivolta a donne sane al fine di effettuare una diagnosi in stadio precoce e di offrire trattamenti adeguati con l’obiettivo di ridurre la mortalità da carcinoma mammario. La mammografia verrà effettuata gratuitamente nelle strutture sanitarie pubbliche della regione Basilicata, ogni donna, nelle fasce di età a rischio, riceverà una lettera con i numeri di telefono da contattare per prenotare l’esame nella sede più vicina tra quelle autorizzate. La cadenza sarà annuale per le donne fino a 50 anni e biennale per le donne dai 50 anni ai 70. Il tumore della mammella non è da sottovalutare, è una malattia frequente tra le donne dei Paesi europei. In Italia costituisce la prima causa di decesso per tumore tra la popolazione femminile. Oggi, grazie all’impegno profuso nella ricerca e nella terapia, la mortalità per questa patologia è in costante diminuzione. Negli anni è stata notevole la riduzione del tasso di mortalità nelle popolazioni che sono state sottoposte a screening. La partecipazione al programma di screening mammografico offre l’opportunità di individuare il più precocemente possibile questo tumore e, dunque, di intraprendere trattamenti meno invasivi e più efficaci. Per quanto possa far paura un esame dobbiamo imparare a prenderci cura del nostro corpo, con esami periodici, specifici rispetto all’età e al proprio sesso. Raccomandiamo, infine, a tutte le donne di dedicare venti minuti del proprio tempo a questo check-up, eseguendolo regaleranno tempo al proprio futuro. Trova il medico e prenota subito la tua visita | miAgenda.it

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