Via i rifiuti radioattivi dalla Basilicata

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    Via i rifiuti radioattivi dalla Basilicata. Il territorio lucano, le sue istituzioni, le attività produttive e sociali si uniscano come nelle giornate di Scanzano per chiedere con forza di rimuovere tutti i rifiuti nucleari presenti nel centro Sogin di Rotondella (MT), compreso quelli di origine americana. Lo dichiara il portavoce dell’Ass. ScanZiamo le Scorie Pasquale Stigliani. “Come annunciato nell’audizione tenuta presso la commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali dal Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda- spiega Stigliani-, nei prossimi giorni verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il “Programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi”. Un documento di estrema rilevanza nel quale sarà decisa la sorte dei rifiuti radioattivi in tutta Italia. Dal momento della pubblicazione del Programma avremo 60 giorni di tempo per presentare le osservazioni e pretendere di far scrivere chiaramente che al termine del decommissioning la Basilicata sia liberata dai rifiuti radioattivi presenti per essere trasferiti al deposito unico nazionale, continua Stigliani . Tutte le parti interessate, in particolare la Regione Basilicata che nel primo momento ha fatto sentire la sua assenza, devono partecipare nel processo di consultazione per chiedere ed ottenere dal Governo l’allontanamento dal territorio Lucano tutti i rifiuti radioattivi. Una scelta importante che serve a rendere più sicuri e a garantire nel territorio la salute e i numerosi investimenti tenuti nel settore agricolo e turistico. Per ampliare e facilitare la partecipazione dei soggetti interessati sarà possibile trovare le informazioni per l’invio delle osservazioni sul sito dell’Associazione Antinucleare ScanZiamo le Scorie. Ricordiamo che su iniziativa di ScanZiamo le Scorie, lo scorso anno i Comuni di Scanzano J.co, Rotondella, Policoro, Montalbano, Tursi, Santarcangelo, Matera e quelli pugliesi di Altamura, Gravina, Santeramo, Irsina, Spinazzola e Poggiorsini deliberarono con una forte motivazione contro l’ubicazione in Basilicata del deposito unico nazionale. Una mozione mai discussa, che auspichiamo venga inserita al più preso all’ordine del giorno, è stata presentata anche nel Consiglio della Regione Basilicata a firma del consigliere Roberto Cifarelli e Gianni Perrino, conclude Stigliani.

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