Rifiuti radioattivi diretti verso la Basilicata? foto

Scrivono i Carabinieri in ascolto: «Il Cao chiama, utilizzando la linea del generale Jean, tale Giancarlo e chiede se ricorda i nomi che erano stati individuati da loro per le seconde categorie. Il Cao fa riferimento al fatto che uno era Craco (Mt)

I misteri dell’Itrec

Il sito di Rotondella è stato più volte al centro di polemiche e di indagini per veri o presunti incidenti agli impianti, oltre che per i sospetti sulle attività svolte all’interno della Trisaia. Nel marzo 2011 alcune fonti qualificate avrebbero fatto circolare carteggi interni riguardo al trasferimento sospetto di materiale radioattivo. I documenti parlerebbero di un costante arrivo nel centro jonico di materiale nucleare, già dal gennaio 1991. Nel carteggio ci sarebbe un elenco di “partite omogenee” di materiale radioattivo prima custodito nell’Istec Enea di Casaccia (Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici). Sembra però che il materiale giunto a Rotondella non fosse soltanto quello descritto nei documenti, ma ci sarebbe stato dell’altro in quantità ignota e di natura diversa.

Non mancano sospetti su incidenti avvenuti all’interno degli impianti e occultati per evitare allarme nell’opinione pubblica.

C’è un impianto in cui vengono trattati i minerali estratti da rifiuti industriali e c’è un laboratorio di analisi con uno strano nome: “Terre rare”. In quelle stanze possono entrare solo gli addetti ai lavori, perché è nella zona sottoposta a controllo militare. In quel laboratorio sarebbero state fatte delle “porcherie”. Ha indagato la Procura antimafia di Potenza senza risultati. Il fascicolo è stato a lungo secretato e nel gennaio 2010 è finito in archivio.

Nel marzo del 1993 si verifica un incidente, questa volta scoperto. La condotta di 5 chilometri che dal Centro Enea della Trisaia sbuca nel mar Jonio, viene giudicata contaminata da liquido radioattivo dalla magistratura di Matera che ne dispone il dissotterramento. Nell’aprile del 1994 una cisterna avariata perde liquido radioattivo.

Insomma non è chiaro se a Rotondella sono state trasferite altre tipologie di rifiuti e quanti. Intanto il materiale radioattivo “storico” è ancora in quei depositi