Festival della Divulgazione, a Potenza dal 3 al 5 novembre

Tra i relatori nomi di spicco del panorama culturale nazionale e internazionale, come il sociologo Gérald Bronner, il regista Andrea Segre, il giornalista Luca Piana, la ricercatrice Ilaria Capua

Torna a Potenza dal 3 al 5 novembre 2017 all’Università degli Studi della Basilicata, il Festival della Divulgazione, ideato e organizzato dall’associazione Liberascienza con l’obiettivo di raccontare, con metodo, la conoscenza al grande pubblico. Numerosi gli ospiti, tra divulgatori, ricercatori, scienziati, studiosi, giornalisti, esperti di comunicazione e di cultura, artisti, che porteranno esperienze e punti di vista sull’argomento “Informazione & Conoscenza. Quando il più significa meno”.

Oltre agli incontri, previsti anche momenti di divagazione scientifica, exhibit, laboratori per le scuole, spettacoli teatrali per adulti e bambini. Alcuni eventi serali, tra cui il concerto della band elettronica Omosumo, si svolgeranno al Centro per la Creatività Cecilia di Tito. L’ingresso è gratuito, eccetto per alcuni appuntamenti a pagamento. Il programma dettagliato è disponibile sul sito www.festivaldelladivulgazione.it.

Al centro della seconda edizione della manifestazione bufale, fake news, falsi miti e credenze, complotti, idee antiscientifiche, informazioni non verificate, cattivo giornalismo, per un’analisi approfondita su come evitare le trappole del sistema informativo, in particolare su temi importanti e delicati come scienza, salute, clima, economia, migrazioni, individuando un criterio, fondato sulla conoscenza, utile ad orientarsi senza perdersi nel mare di informazioni a disposizione di tutti.

Tra i relatori nomi di spicco del panorama culturale nazionale e internazionale, come il sociologo Gérald Bronner, il regista Andrea Segre, il giornalista Luca Piana, la ricercatrice Ilaria Capua.

Riguardo al tema scelto, “Informazione & Conoscenza. Quando il più significa meno”, il direttore generale Pierluigi Argoneto spiega: «Oggi abbiamo a nostra disposizione molte più informazioni rispetto al passato, forse troppe, ma la difficoltà di orientarsi rimane la stessa.

Non riusciamo, perché non abbiamo la capacità e il tempo, ad elaborare tutte le informazioni in nostro possesso, ad eliminare quelle inutili, inattendibili, fuorvianti, a volte anche quelle eccessivamente tecniche.

Così siamo costretti a fare delle scelte basate sull’istinto, sulla simpatia o sull’antipatia di chi ci racconta qualcosa, sulle esperienze pregresse molto spesso parziali e incomplete. In questo modo, l’opinione dello specialista si confonde con quella del semplice appassionato, quella del complottista con quella del politico serio, la notizia vera con la bufala.»

«Più informazioni – aggiunge il direttore artistico Vania Cauzillo – sembrano tradursi in meno conoscenza. La verità ha sempre più difficoltà ad emergere, le persone competenti sono sempre più silenziose o inascoltate rispetto a quelle incompetenti, i toni si inaspriscono e tornano ad emergere, prepotenti, atteggiamenti del tutto irrazionali e antiscientifici che rischiano di far tornare la nostra società indietro di decenni.

Durante la seconda edizione del Festival della Divulgazione ragioneremo di questo tema con i nostri ospiti, per provare a individuare un faro, per orientarci un po’ meglio e navigare nella giusta direzione. Su di un mare dove, troppo spesso, il più significa meno.»