Indennità medici di guardia, battaglia legale e sindacale della Uil Fpl

Vengano ripristinate e ritirate le richieste di rimborso da parte delle aziende sanitarie

La vertenza che si è aperta con i medici della Continuità Assistenziale, a seguito della contestazione della Procura della Corte dei Conti circa la conformità delle voci retributive, previste dall’art. 35 dell’Accordo Integrativo Regionale con le relative disposizioni in materia di retribuzioni previste dall’ ACN, ha portato la Regione a sospendere alle Guardie Mediche le suddette indennità e, con delibera del 29/09/2017, a chiedere ai direttori dell’ASP e dell’ASM di recuperare le somme erogate dall’entrata in vigore del richiamato accordo integrativo.

La Uil Fpl esprime la sua totale contrarietà a questi provvedimenti adottati dalla Regione in quanto l’ accordo sottoscritto, ad avviso della scrivente, è del tutto legittimo e, al momento, ci troviamo di fronte ad una contestazione e non ad una sentenza esecutiva.

Come è noto, l’indennità in questione veniva riconosciuta a fronte della particolare conformazione orografica e demografica del nostro territorio e alle condizioni di particolare precarietà in cui versano molte strutture nelle quali vengono allocate le Guardie Mediche.

Nel corso dell’audizione in IV Commissione la Uil Fpl, infatti, ha chiesto di ritirare la delibera del 29/09/2017 e di accantonare le somme sospese per il pagamento delle indennità in attesa di riconvocare il tavolo sindacale di concertazioni in modo da chiarire i termini dell’accordo oggetto di contestazione.

La scrivente, inoltre, si è attivata con i suoi legali per assistere i suoi dirigenti medici interessati. In particolare, per l’area Sud, venerdὶ 20 ottobre a Senise si è svolto un incontro con gli avvocati Brunetti, Corizzo e Cingolo dello studio Panici Guglielmi Associati di Roma i quali hanno confermato, tra l’altro, di agire giudizialmente per fronteggiare entrambi i tentativi di decurtazione della retribuzione.

Per richiedere il pagamento delle voci retributive in oggetto hanno proposto un azione ordinaria davanti la Sezione del lavoro del Tribunale Civile di Potenza.

Relativamente alla richiesta delle somme percepite è necessario attendere le eventuali ingiunzioni di pagamento per procedere in via giudiziaria.

La lettera di diffida da parte dell’Asp e dell’Asm che stanno arrivando in questi giorni, infatti, non sortiscono al momento alcun effetto nei confronti di chi le riceve.

Naturalmente la Uil Fpl è impegnata anche sul versante della battaglia sindacale, affinchè le indennità vengano ripristinate e i provvedimenti di recupero ritirati.

Uil Fpl di Basilicata