La frana dimenticata di Tursi foto

In località Marone si sono verificati nuovi smottanti

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Negli ultimi giorni si sono verificati alcuni movimenti franosi di piccola entità sulla strada di Marone, a Tursi. La situazione ha riacceso la preoccupazione degli agricoltori e delle famiglie.

La Provincia, titolare della strada, aveva emesso ordinanza di chiusura al transito per il tratto in questione lasciando però gli utenti liberi di percorrerlo a loro rischio e pericolo. Vennero anche tagliati gli alberi più pesanti per alleggerire il carico sul costone.

Negli ultimi mesi sono stati effettuati a spese dell’ente, opere di pulizia delle cunette e rifacimento di alcuni tratti di asfalto. Dopo questi lavori, la strada è aperta al traffico.

Antonio Di Matteo, presidente del Gruppo consiliare MuoviAmo Tursi si chiede «perché, nonostante ci siano rappresentanti locali nel consiglio provinciale e per di più in maggioranza, nonostante ci siano stati degli studi sul costone con progetti preliminari e quantificazione della spesa, non si provvede ad intervenire celermente per prevenire pericoli alla privata e pubblica incolumità?»

Cittadini e agricoltori non sono disposti ad accettare nuove ordinanze perché la strada non ha altri accessi se non quello di Frascarossa. Vogliono interventi celeri. Non basta l’allargamento di due metri del tratto di strada.

La soluzione più rapida proposta è la demolizione del costone con la creazione di tre gradoni con l’escavatore e lo spostamento del materiale in eccesso nei campi degli agricoltori che già hanno dato la propria disponibilità ad accoglierlo.

Per i lavori di messa in sicurezza è stata quantificata una spesa di 100 mila euro che la Provincia può coprire senza bando (fino a 200mila euro) in stato d’emergenza- conclude Di Matteo- Perché non si è realizzata fin dall’inizio l’opera da noi proposta che risulta la più efficace e la meno dispendiosa?»

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