La Giunta di Basilicata colleziona impugnative: approssimazione o interessi particolari?

Il consigliere regionale Romaniello su leggi regionali impuognate

La Giunta di Basilicata colleziona impugnative: approssimazione o  interessi particolari?
L’impugnativa del Governo di alcune norme della legge regionale n. 19/2017, che segue precedenti impugnative, dimostra approssimazione nella predisposizione di norme, troppo legate alla volontà più di tutelare interessi di parte rispetto a quelli della popolazione lucana da parte della Giunta Regionale in barba al principio che le leggi devono essere generali ed astratte.

Nel dettaglio, il Governo, nella seduta del 23 settembre scorso  ha impugnato la legge della Regione Basilicata n. 19 del 24/07/2017, “Collegato alla legge di stabilità regionale 2017”, in quanto alcune norme in materia di governo del territorio e pianificazione paesaggistica violerebbero la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente di cui all’art. 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione.

Altre norme in materia di interventi edilizi invadono la competenza legislativa esclusiva statale in materia di ordinamento civile e penale e violano l’articolo 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione.

In particolare, l’art. 3 interviene a modificare il piano territoriale di coordinamento del Pollino, al fine di costruire un impianto di distribuzione carburanti lungo la SS. 653 “Sinnica”. L’art. 4 sostituisce un articolo delle norme tecniche attuative del piano territoriale paesistico del Metapontino, per permettere l’uso dell’arenile per poter collocare strutture per la balneazione in deroga alle attuali disposizioni.

L’art. 5, l’art. 8, l’art. 9 e l’art. 13 si pongono in contrasto con le disposizioni in materia edilizia, ampliando, addirittura, i limiti applicativi della sanatoria, o, allargando l’area del condono edilizio rispetto a quanto stabilito dalla legge dello Stato.

Già sei anni fa evidenziammo la necessità di elaborare un piano paesaggistico, strumento di pianificazione essenziale per tutelare un territorio già fortemente mortificato la cui realizzazione appare quanto mai urgente, anche alla luce della recente impugnazione della norma sul “mini-eolico” da parte del Governo.

Ricordiamo che, in particolare, in materia urbanistica in questi ultimi anni si sono introdotte decine di norme che modificano la legge 25/2009 fuori da una impostazione generale finalizzata a meglio regolamentare gli interventi nel settore urbanistico. Esigenza questa diventata improcrastinabile al fine di adeguare norme finalizzate a favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente evitando ulteriore consumo di suolo e sostenendo programmi di recupero capaci di favorire la trasformazione dei manufatti esistenti al fine di innalzare la loro capacità di risparmio energetico.

Giannino Romaniello
Consigliere regionale
(Gruppo Misto – Art. Uno Movimento Democratici  e Progressisti)