No alla precarizzazione della Sanità, si annulli la gara relativa al lavoro interinale

Angelo Summa, Cgil: "Dopo il caso Arpab, i cui esiti sono verificabili proprio in questi giorni, si continua a perseguire la strada del lavoro in somministrazione, in una logica solo tesa ad assecondare il consenso più che a perseguire le reali esigenze connesse ai servizi pubblici da garantire"

“Si annulli la gara relativa al lavoro interinale: non solo è una modalità di precarizzazione del lavoro, ma rappresenta ed incarna l’idea che in Basilicata tutto è funzionale alla sola logica di cancellare ogni forma di selezione e concorso che sono il fondamento dell’accesso al lavoro nella pubblica amministrazione. Nel pubblico impiego, seppur privatizzato, le procedure di selezione del personale debbono tener conto non solo della necessità di individuare il personale adeguato da inserire in una data struttura, ma anche del principio del pubblico concorso, che è “pilastro” fondante l’intera organizzazione pubblica.” E’ quanto scrive Angelo Summa, segretario regionale della Cgil, in una nota inviata alla stampa.

E aggiunge: “Dopo il caso Arpab, i cui esiti sono verificabili proprio in questi giorni, si continua a perseguire la strada del lavoro in somministrazione, in una logica solo tesa ad  assecondare il consenso più che a perseguire le reali esigenze connesse ai servizi pubblici da garantire .Anche in Basilicata si supplisce, ormai sempre di più, al lavoro pubblico affittandone da agenzie private!”

“Ed è alquanto singolare – precisa Summa – che su argomenti di tale portata  ci sia il silenzio assordante delle varie anime del Pd. E’ singolare che a pochi giorni dalla conclusione del congresso  regionale,  il  dibattito resti concentrato più su questioni di organigramma che non sul merito politico; nessuna posizione  su aspetti centrali delle scelte politico- programmatiche per la  nostra regione a meno che non si ritenga che la precarizzazione del lavoro in sanità,  il ricorso al lavoro interinale siano una scelta condivisa ed ormai acquisita da tutta la maggioranza di governo. Alla luce di quel che accade, parlare di giovani e lavoro  è diventato un ossimoro: si continua a rilasciare dichiarazioni e fare  proclami  quando gli atti che si assumono vanno in tutt’altra direzione.”

“La Cgil – conclude il segretario -continuerà nella sua azione di denuncia  a tutti i livelli  e con una capillare campagna di mobilitazione affinché si revochino tali bandi e  si ripristini il ricorso alle procedure concorsuali per riaffermare i principi e i valori del merito e della trasparenza .  Solo così i giovani possono continuare a credere che anche in Basilicata il merito e le competenze hanno ancora futuro.”