Giovane lucano intrappolato in una grotta in Svizzera

Domenico Gioia, 26enne di Episcopia, tra gli otto uomini che, da due giorni, sono bloccati in una cavità allagata nel canton Svitto, nel territorio della cittadina di Muotathal (Svizzera)

C’è anche un giovane lucano di 26 anni, Domenico Gioia, tra gli otto uomini che, da due giorni, sono intrappolati in una grotta allagata nel canton Svitto, nel territorio della cittadina di Muotathal (Svizzera). La cavità è conosciuta come “Hölloch” (Buco dell’inferno). Attualmente si trovano al sicuro in un bivacco. Nessuno di loro è ferito.

Domenico Gioia, di Episcopia, in provincia di Potenza, per motivi di studio e lavoro si era trasferito in Svizzera da circa cinque anni.

“Il gruppo intrappolato, condotto da uno speleologo diplomato –  ha detto all’ats Florian Grossmann il portavoce della polizia cantonale –  ha cibo e bevande a sufficienza ed è assistito”. “I quattro soccorritori di Speleo-Secours Svizzera – ha aggiunto Grossman – hanno raggiunto il bivacco dei percorrendo in otto ore una via molto impegnativa, sfruttabile solo da speleologi e non adatta a semplici turisti”.

È necessario aspettare il ritiro dell’acqua alta prima che il gruppo intrappolato possa lasciare il bivacco e se le condizioni metereologiche non migliorano non si potrà intervenire.

Gli otto uomini, erano entrati nella grotta il 20 gennaio, accompagnati da una guida esperta, per una spedizione di due giorni. La via d’uscita è lunga poco meno di tre chilometri. Nella grotta la temperatura è di soli sei gradi, ma il gruppo è ben equipaggiati. I soccorritori stanno portando loro batterie per le lampade frontali.

L’Hölloch è uno dei maggiori sistemi di grotte del mondo. Succede spesso che persone vi rimangano intrappolate, specialmente d’inverno, stagione che meglio si addice alle esplorazioni, a causa del basso livello dell’acqua.