Vi dico per chi voterò alle prossime elezioni

Quanta fatica fanno questi signori a studiare i sondaggi, i gusti degli elettori, le tendenze della gente. Tutto per un voto, un voto che nel migliore dei casi decide chi deve pulire le scale del condominio e con quale marca di detersivo

Sogno una società in cui l’economia è circolare, l’abbondanza è frugale e solidale, l’economia civile è sviluppata a tal punto da garantire una democrazia solida e una vasta partecipazione alle decisioni pubbliche. Una società nella quale il lavoro rende liberi, sottratto ai rapporti di dominio e di subordinazione e affidato alla libera scelta. Una società veramente civile dove nessuno è obbligato a dire di sì sotto la minaccia implicita di morire di fame, dove a chiunque sia data la possibilità di dire di no. Sogno una società che si organizza per il benessere e la felicità delle bambine e dei bambini, che orienta l’azione pubblica e privata nell’esclusivo interesse delle persone più fragili. Dove la dignità è acquisita alla nascita, i diritti sociali e civili sono universali. Dove chi inquina va in galera. Una società nella quale l’etica pubblica non è dettata dal codice penale, ma dalla coscienza civile e dal senso di responsabilità. Dove i valori non sono quelli quotati in borsa, ma quelli che nutrono l’umanità di bellezza, solidarietà, amore. Sogno una società dove la natura è madre e figlia degli uomini, dove tutto ciò che è inutile è allo stesso tempo inesistente.

E invece, sono costretto a decidere tra offerte politiche che trattano i sogni come un indice della cabala o della smorfia. Sono costretto a decidere se votare chi vuole abolire le tasse universitarie o il canone rai. Tra chi vuole il bonus una tantum e chi lo vuole per sempre. Sono costretto a scegliere tra chi vuole revocare la tassa sui sacchetti biodegradabili e chi vuole aumentare le pensioni minime. Tra chi vuole alzare muri e chi vuole alzare i tassi di interesse. Sono costretto a scegliere tra venditori di fumo e ragionieri dell’austerity. Tra chi vuole tutelare il lavoro degli schiavi e chi vuole liberalizzare la merce-lavoro. Tra chi vuole dare un pezzo di pane ai poveri e chi glielo vuole togliere. Tra chi parla alla pancia delle persone e chi solletica lo stomaco della gente.

Quanta fatica fanno questi signori a studiare i sondaggi, i gusti degli elettori, le tendenze della gente. Tutto per un voto, un voto che nel migliore dei casi decide chi deve pulire le scale del condominio e con quale marca di detersivo.

Vorrei votare per scegliere tra due sogni diversi, per decidere tra due o più orizzonti ideali alternativi, tra due o più visioni di società. Ma se questo non sarà possibile, allora voterò per chiunque sappia sognare, per chiunque abbia ideali degni di essere perseguiti, per chiunque sappia mettere a fuoco una visione. Fosse anche un bambino che sogna una trottola di baci che gira all’alba tra le stelle.

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