Contaminazione falde Itrec, Commissione Ue non sa quali azioni siano state adottate da autorità locali

La risposta all'interrogazione dell'eurodeputato del M5S Pedicini

La Commissione europea ha risposto ad un’interrogazione dell’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini sulla vicenda della contaminazione delle falde acquifere nei pressi dell’impianto nucleare Itrec di Rotondella.

“La Commissione Ue – è scritto nella risposta – non è in grado di indicare quali azioni siano state adottate dalle autorità locali.

Tuttavia – ha aggiunto – sono gli Stati membri che, ai sensi della direttiva europea sulle acque sotterranee, svolgono valutazioni sulla situazione dei corpi idrici sotterranei identificati come a rischio e possono svolgere valutazioni per verificare che i pennacchi derivanti da siti contaminati non si espandano, non provochino un deterioramento dello stato chimico del corpo idrico sotterraneo e non rappresentino un rischio per la salute umana e l’ambiente.

Sulla base delle informazioni comunicate, la Commissione sta effettuando una valutazione generale che dovrebbe far emergere in via prioritaria i problemi di singoli casi di presunta violazione delle direttive europee e si appresta a pubblicare una relazione sull’attuazione della direttiva sulle acque entro il 2018.

Le autorità italiane – ha concluso la Commissione Ue – hanno adottato il secondo piano di gestione dei bacini idrografici per l’Appennino centrale, come previsto dalla direttiva quadro sulle acque, e spetta loro attuare quanto previsto dal piano”.

Ricordiamo che l’interrogazione di Pedicini è stata presentata a dicembre scorso dopo che l’Arpab della Basilicata aveva denunciato che, a seguito di risultati relativi ad analisi effettuate a giugno 2016 nei pressi del sito di un ex impianto dismesso dell’Itrec, era stata riscontrata la presenza nell’acqua di falda di tricloroetilene e cromo-esavalente, ritenuti rispettivamente “probabilmente” e “sicuramente” cancerogeni dallo Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), con valori anche 500 volte superiori alla norma.

Sottolineiamo che nell’area in questione, ricadente nel comune di Rotondella, i cittadini residenti utilizzano da sempre l’acqua risultata contaminata per scopi agricoli, irrigui e domestici.