Disponibilità idriche nel Sud Italia: dimezzate in otto anni

Distefano (Anbi): "Bisogna intervenire rapidamente su tali strutture e sugli schemi di distribuzione e adduzione"

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Il tema della siccità è uno dei problemi sempre più attuale, quest’anno soprattutto nelle regioni del Sud Italia, i cui principali invasi contengono attualmente circa 1500 milioni di metri cubi d’acqua; l’anno scorso, in questo periodo, erano 2.341 e nel 2010 addirittura più del doppio: pari a 3.139 milioni di mc”.

Ad affermarlo è il vice presidente ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), Donato Distefano, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua che si celebra oggi.

Mentre si attendono gli ultimi eventi meteo di una stagione invernale, con cospicue precipitazioni e un inizio di primavera abbastanza instabile – aggiunge – è possibile affermare sin d’ora che l’acqua caduta non basterà a rimpinguare le scorte per la prossima stagione estiva perché, come al solito, buona parte della risorsa idrica garantita da piogge e nevi non viene trattenuta e termina, non utilizzata, in mare, con gravi danni soprattutto per l’agricoltura”.

Distefano torna a ribadire la centralità di una efficace e rapida politica e immediata attuazione del programma ‘d’investimenti che riguarda il piano invasi nel nostro Paese e che si interconnette con i profondi e radicali cambiamenti climatici con i quali dobbiamo fare i conti e sempre più coesistere e tentare di mitigarne effetti e conseguenze, tramite misure di adattamento e nuove soluzioni tecnologicamente avanzate.

“A fronte dei cambiamenti climatici, il sistema dei Consorzi di Bonifica e irrigazione – sottolinea – conferma la sua funzione con accresciuta responsabilità, perché salvaguardia idrogeologica e gestione delle acque irrigue sono diventati fondamentali asset economici nel paese e storiche opportunità oltre che patrimonio di strutture e risorse inestimabile per la Basilicata.

La strategicità di tale risorse è indiscutibile, ha una rilevanza multisettoriale con ricadute plurime, che vanno dal comparto agricolo-alimentare a quello del turismo, dall’ambiente e al paesaggio, segmenti sempre più trainanti della nostra economia in particolare al Sud.

L’impegno di ANBI – evidenzia Distefano – è anche quello di innalzare il livello di coinvolgimento delle Istituzioni, che spesso palesano scarsa sensibilità su tali temi, che sono anche una concreta risposta all’uso qualificato delle risorse oltre che occasioni per generare occupazione in particolare Sud.

Pertanto è urgente superare le lentezze burocratiche, accelerare il riparto, per avviare concretamente il Piano Nazionale Invasi, sul quale vi sono già i primi finanziamenti previsti nella Legge di Stabilità 2018.

Vi sono 400 progetti già presentati, alcuni di questi riguardano anche la regione Basilicata per la quale è ancora più urgente attivare e cantierizzare alcune opere, il nostro sistema irriguo e produttivo agricolo ha necessità di poter contare su soluzioni strutturali e definitive per continuare a produrre e per avere acqua di qualità nei tempi giusti e in quantità adeguata.

Un importante programma di adeguamento finalizzato a gestire bene una risorsa strategica nella nostra Basilicata anche in ragione dei cambiamenti climatici, ottimizzare i sistemi di accumulo, almeno i principali (che hanno una capacità di invasamento circa 800 milioni di mc) una quantità di risorsa inestimabile, di assoluto valore, che fa della Basilicata una regione strategica nell’ambito del Sud Italia, ponendola fra i territori da attenzionare a cui dare risposte.

Per questo bisogna intervenire rapidamente su tali strutture e sugli schemi di distribuzione e adduzione, individuando soluzioni avanzate, di ultima generazione, sia negli accumuli che nella distribuzione, in modo da ottimizzare trattenimenti e rilasci, concependo nel contempo un grande programma di produzione di energia idroelettrica, finalizzata almeno al pareggio energetico, che oggi rappresenta una delle principali voci di costo del nostro sistema irriguo e distributivo dell’acqua ad uso plurimo”.

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