Violenze disabili, Associazione Genitori: noi non interpellati, dichiarazioni rilasciate sono inopportune

Lettera aperta dell’Associazione “Dopo Di Noi Onlus” di Potenza a seguito degli avvenimenti verificatisi nella struttura dei Padri Trinitari di Venosa

Lettera aperta dell’Associazione “Dopo Di Noi Onlus” di Potenza a seguito degli avvenimenti verificatisi nella struttura dei Padri Trinitari di Venosa.

Relativamente a quanto accaduto nel centro di riabilitazione dei Padri Trinitari di Venosa esprimiamo il nostro pensiero auspicando una sollecita indagine che faccia chiarezza sui comportamenti ed alle responsabilità delle persone coinvolte.

La Presidente dell’Associazione La Via Dei Colori, Ilaria Maggi, ha ragione quando afferma che le dichiarazioni del sig Francesco Deramo (a difesa dell’operato organizzativo della struttura venosina) rilasciate alla stampa dovevano essere etichettate come “dichiarazioni personali” e non anche come figura intermediaria dell’Associazione dei genitori.

La stessa Anna Colangelo, la Presidente dell’Associazione, interpellata a tal proposito, ha sottolineato che né lei né tantomeno alcun genitore è stato interpellato a riguardo.

Troppo spesso è capitato che, dichiarazioni inopportune rilasciate da persone non titolate e non coinvolte in prima persona possono sembrare tentativi per minimizzare i fatti realmente accaduti.

Non è un caso che le nostre battaglie Associative per affrontare anche il gravoso problema del “Dopo Di Noi”, proprio per evitare e prevenire comportamenti simili (Verifiche e licenziamenti di personale violento anche nell’Istituto Don Uva di Potenza) va proponendo alle Istituzioni (Audizioni in quarta Commissione Regionale) modelli di gestione che coinvolgano in modo diretto anche le stesse famiglie dei ragazzi disabili aggregate in associazioni, fondazioni, cooperative ecc.

Con la riforma del terzo settore e con le attuali leggi Regionali ( vedi la legge n. 4-2007-14 febbraio: rete integrata dei servizi di cittadinanza sociale; la dgr n. 1208 del 14 novembre 2017: linee di indirizzo per la progettazione in materia di “dopo di noi” queste nostre proposte potrebbero trovare una soluzione al problema dei maltrattamenti negli istituti che ospitano persone disabili.

La stessa legge nazionale 112-2016 con decreto de 13 febbraio 2017 (dopo di noi), per risolvere il problema della de-Istituzionalizzazione delle mega strutture, promuove la realizzazione di piccole comunità in alloggi con un massimo di cinque soggetti che vivano in comunità.

Questo modello da noi proposto ai servizi sociali del Comune nella nostra città, speriamo possa decollare a breve per sperimentarne la sua funzionalità, e soprattutto per dare la necessaria tranquillità alla famiglia che il proprio congiunto, alla scomparsa dei genitori, possa vivere una vita dignitosa circondato dall’affetto di chi lo seguirà nel futuro.

Vincenzo Carlone, presidente associazione “Dopo di Noi”