Braccianti forestali, attuate le 151 giornate: “Abbiamo lottato per 17 anni, mentre politica e sindacati reggevano il moccolo”

Comitato regionale per le 151 giornate e per la forestazione produttiva: "Finalmente abbiamo vinto"

Ci sono voluti 17 anni, dopo la costituzione a San Severino Lucano nel 2001 ( con la compianta Rosangela Mancuso ) del nostro Comitato regionale per le 151 giornate e per la forestazione produttiva, per vedere raggiunto questo importante obbiettivo che non riguarda solo i braccianti forestali ma l’intera Basilicata per il suo ambiente ed il suo sviluppo .

Abbiamo lottato per tutti questi anni senza mai stancarci, raggiungendo prima la garanzia delle 101 giornate durante la Presidenza Bubbico e poi strappando ogni tanto qualche giornata in più fino al raggiungimento di 136 giornate durante l’assessorato di Agatino Mancusi, per poi indietreggiare fino alle ultime 131 giornate sotto la Presidenza Pittella .

Il governatore De Filippo promise l’attuazione delle 151 giornate per il 2011, ma furono disattese nonostante il grandioso Sciopero dell’aprile 2012, quando “costringemmo” i sindacati confederali a convocarlo mentre occupavamo la sede della Comunità Montana del Marmo Platano .

In tutti questi anni, in cui periodicamente andavamo sotto la Regione a gridare questa sacrosanta richiesta, Cgil, Cisl e Uil hanno fatto le belle statuine reggendo il moccolo ai vari assessori e sgolandosi a dire ai braccianti che non c’erano le risorse ecc. ecc. e non si poteva .

Dopo l’incontro di novembre scorso con l’assessore Braia, che aveva promesso di riconvocarci prima della fine dell’anno e non abbiamo saputo più niente, stavamo lavorando ad una proposta di Legge regionale di iniziativa di un gruppo di Sindaci .

Ora all’improvviso è arrivata la notizia dell’attuazione finalmente delle 151 giornate annuali . Ovviamente siamo contenti, molto contenti ed esprimiamo le nostre valutazioni.

Questa è la dimostrazione che non è vero che non si poteva, non è vero che non c’erano le risorse ma che era solo questione di volontà politica e che se non si smette di lottare si vince .

Abbiamo vinto perché si sono create le condizioni politiche dopo il risultato elettorale del 4 Marzo in cui il PD è sceso sotto il 20 % e la famiglia Pittella è stata sconfitta . Senza questo risultato la nostra annosa vertenza si sarebbe ancora trascinata . Senza la vittoria del M5S non avremmo ancora vinto .

Come la maggioranza degli operai lucani anche la maggioranza dei braccianti forestali ha votato per il Movimento di Grillo, stanchi di essere ingannati e maltrattati . “Loro” lo sanno ed ora tentano di recuperare, perché la paura ( elettorale ) non fa 90 ma 151 . Non capiamo perché il Consigliere Leggieri fatica a comprenderlo ed ancora si attarda a parlare di clientelismo quando la richiesta di rinnovo del turn over e di nuove assunzioni è una richiesta sindacale dei lavoratori .

Personaggi diversi che non si sono mai interessati al lavoro dei braccianti, come Lacorazza ed il neosenatore Pepe cercano di prendersi dei meriti che non hanno .

Ora speriamo che si avvii seriamente la forestazione produttiva smettendola con l’umiliante e vergognosa politica assistenzialista condotta fino ad oggi .

C’è bisogno del lavoro dei braccianti per quella green-economy di cui parlava Pittella nel suo discorso di insediamento e che non è stata mai tentata.

Abbiamo forti dubbi che la scelta di affidare la forestazione al Consorzio di Bonifica e di aprire le porte della gestione ai privati sia una buona soluzione, continueremo a proporre una gestione interamente pubblica .

Per ora siamo contenti di aver resistito per tanti anni e di aver finalmente vinto, dedichiamo la vittoria a Rosangela Mancuso, morta prematuramente, che tanto si è battuta per questo obbiettivo e promettiamo di continuare a lottare affinché le 151 giornate siano tutte lavorative e non contributive e che la filiera del legno venga effettivamente avviata .

Antonio Lopardo, Gerardina Marcone, Vito Fernando Rosa