La paralisi della Regione Basilicata è iniziata

Benedetto: "Azioni forti e concrete per passare dal fallimento al benessere dei cittadini"

 

Proprio come avevo previsto, la paralisi della Regione Basilicata è iniziata. L’attuale Governo, senza un assessorato al Bilancio,  non è stato capace di raccogliere le indicazioni della Corte dei Conti e per la prima volta, nei 48 anni di storia della Regione Basilicata, con pochi casi analoghi in Italia, si è arrivati alla gestione provvisoria.

La situazione finanziaria è grave e ancora più grave l’atteggiamento del governo Pittella che, preso dalle faide interne al suo partito e al centrosinistra e concentrato solo sulla spartizione delle poltrone, vecchie e nuove “promesse”, nonostante la ricchezza che proviene dalle risorse straordinarie ha lasciato che la nave regionale si arenasse sui problemi sollevati dai giudici contabili, senza riuscire a risolverli. 

Le ricadute, come sanno bene le categorie economiche e produttive,  si ripercuotono sui cittadini con la paralisi di ogni programma di investimento finalizzato allo sviluppo e all’occupazione. 

Mi chiedo cosa sarebbe accaduto se non ci fossero le entrate aggiuntive provenienti dalle risorse petrolifere di cui è ricca questa terra e che sinora sono servite solo a “tappare” tanti buchi di bilancio. Per fortuna mi sono reso conto in tempo che questo Governo,  come dimostrano i conti, vive alla giornata e tira solo a campare. Questo metodo di gestione, che ho provato in passato a combattere dall’interno, oltre a non creare prospettive, allontana qualsiasi tentativo di sviluppo. Ma allontana soprattutto chi ama questa terra e ha voglia di fare.

L’unica soluzione è invertire la rotta e affidare il timone a chi, con i fatti, ha dimostrato di tenere al bene delle nostre comunità e di lavorare per loro, a cominciare dall’uso di tutte le risorse finanziarie disponibili, siano esse royalties derivanti dal petrolio o dall’acqua, fondi comunitari e statali, che possono garantire, se bene impiegate, il benessere sociale di tutti i lucani “.  

Nicola Benedetto, consigliere regionale