La storia della maestra lucana testimone di usi e costumi del ‘900 foto

A Lauria la presentazione del libro "Diciotto" di Serafina Ferraro

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Il 19 maggio, alle 17, a Largo Plebiscito, Lauria, nel corso della manifestazione Borgo d’Autore Festival del Libro, organizzata dal Comune di Lauria e dall’Associazione MOV, verrà presentato il Libro “Diciotto” di Serafina Ferraro, conosciuta da tutti come Zia Fifina e Maestra Fifina.

Zia Fifina, una donna lucana nella Basilicata del ‘900 una testimonianza di vita, di onestà, di coerenza, di coraggio di una maestra di altri tempi che, come donna, a 93 anni ha saputo raccontare, in un libro, la storia della sua vita incastonata, come una gemma, in quella delle genti lucane” è quanto ha detto uno dei suoi ex alunni nel ricordarla, a Sant’Ilario di Atella in occasione della rievocazione storica del suo arrivo nel piccolo borgo lucano a dorso di un asino nel lontano 1952.

Aveva sempre desiderato di raccontare la sua storia, di lasciare scritto qualcosa della sua vita di maestra, di lasciare la sua testimonianza di vita vissuta fra la sua gente, fra i suoi alunni. E così, dopo aver festeggiato i 90 anni, lucida come sempre, con quella voglia di fare che l’ha sempre distinta, ha chiesto a Monica e Alessandro Attucci la disponibilità della case editrice che rappresentano a pubblicare i suoi scritti.

Un libro diviso in diciotto capitoli che racconta della seconda guerra mondiale e delle bombe alleate cadute sul sud della Basilicata, dello sviluppo economico, delle donne al volante, nelle gite al mare, della moda degli anni 50, percorrendo quasi un intero secolo attraverso la storia dell’Italia e del Sud Italia. Aspetti della quotidianità dei tanti mondi dei piccoli borghi della Basilicata.

Purtroppo dopo pochi mesi dalla pubblicazione Zia Fifina ha lasciato questo mondo ma ha fatto in tempo a trasmettere la sua testimonianza. Per questo motivo all’evento, il giornalista Pino Carlomagno intervisterà Carmine Marotta, unico figlio dell’anziana autrice.

Serafina Ferraro, nata nel 1924, a Trecchina, in provincia di Potenza. Ha insegnato per oltre un quarantennio in molte scuole dei piccoli centri della Basilicata: Pisticci, Sant’Ilario di Atella, Roccanova, Sant’Antonio Casalini di Bella, Baragiano Scalo, Paterno, Piano dei Peri di Trecchina, Marina di Maratea ed infine Rione Castello di Trecchina. Una vita per la scuola e per i bambini che lei stessa spesso trasportava a scuola con la sua “mitica 500” dopo esser stata fra le prime donne della Basilicata a prender la patente di guida.

Negli ultimi anni della sua vita, Serafina Ferraro, si è fatta conoscere per la sua battaglia per il mancato rientro nella sua casa di Trecchina dopo esserne stata allontanata nel 1998 perché inagibile a seguito del terremoto che colpì il sud della Basilicata. Purtroppo  la donna non è riuscita a rientrare nella sua abitazione. 

Il libro di Zia Fifina verrà premiato, nelle prossime settimane, al Memorial A. Rongone a Grottole (Matera). Ha ricevuto anche altri riconoscimenti: il Primo Premio al Concorso “Prato un Tessuto di Cultura” (Ed. 2017), è stato inserito nella terna dei finalisti del Concorso Internazionale “Firenze Capitale d’Europa” (ed. 2017) e il Premio Speciale del Concorso Letterario Paestum giunto alla 57 edizione (gennaio 2018) organizzato da oltre mezzo secolo dall’Accademia di Paestum (Mercato San Severino). Un Premio speciale assegnato a persone che si sono distinte per eccezionali doti umane, sociali e letterarie. Nel corso della premiazione sono stati riproposti i due servizi realizzati da Giulio Golia e Francesca Di Stefano del programma Le Iene con la commovente ultima intervista a Zia Fifina.

Dopo l’idea di portare in teatro la storia di Zia Fifina è giunta la proposta di raccontare la vita di una donna lucana e della Lucania di altri tempi anche nelle sale cinematografiche. 

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