Morti sul lavoro, Usb: sciopero alla Fca di Melfi

"E' un nemico che non ha un nome e un volto, colpisce come un cecchino appostato sulla torre"

L’Unione Sindacale di Base (Usb) di Stabilimento proclama per le giornate del 20,21 e 22 maggio 2018 sciopero alla Fca di Melfi – dalle 22 di domenica fino alle 6 di martedì – per le numerose morti bianche.

Oggi, l’ultimo caso. Un operaio che lavorava all’Ilva di Taranto per un’azienda appaltatrice ha avuto un incidente sul lavoro ed è morto: si chiamava Angelo Fuggiano e aveva 28 anni. “I morti per un incidente fortuito – scrive in una nota l’Usb – non si possono prevedere, i morti in guerra si”.

“Ma sembra che qui sia in atto – continua – una vera e propria guerra che lascia sul terreno migliaia di morti e decine di migliaia di feriti ogni anno. È un nemico che, apparantemente, non ha un nome e un volto, colpisce come un cecchino appostato sulla torre. Le armi usate sono il ricatto, la collusione, la precarietà e la mancanza di diritti”.

“La battaglia è condotta – aggiunge – dai padroni e dalle istituzioni. Le parole d’ordine sono produrre di più e non investire risorse economiche sulla sicurezza per il “bene” dei profitti. Alla fine si sceglie di rischiare e di far scendere l’ago della bilancia sui contro anziché i pro: sul piattino, però, c’è la vita di un lavoratore che può essere una madre, un padre di famiglia o un ragazzo, non “schiacciati” solo da quintali di cemento ma anche dall’indifferenza e dall’omertà”.

“Le istituzioni – amiche di profitto – e sindacati – sempre più inermi – non combattono per difendere i lavoratori. Per questo – conclude – è arrivato il momento di scendere in campo seriamente per far valere il diritto alla vita e, chi gira la testa dall’altra parte è complice”.