Amore, che sia l’amore a vincere le prossime elezioni foto

Possiamo già affermare, con qualche azzardo, che la vecchia Basilicata è morta ma la nuova ancora non nasce

Dopo il terremoto politico di questi giorni, dovremmo aspettarci, a breve, nuove scosse. Il movimento tellurico sarebbe ancora attivo. In pratica ci saranno altre brutte notizie. Tuttavia, possiamo già affermare, con qualche azzardo, che la vecchia Basilicata è morta, ma la nuova ancora non nasce. Anzi, sembra che neanche sia stata concepita. In giro tanti donatori di sperma, tanti uteri in affitto, aspiranti madri e padri biologici: tutti pronti a far nascere una nuova Basilicata. Si fa per dire. Tutti diranno: “Io amo la Basilicata”.

Però, però manca l’amore. L’amore vero, quello che non chiede nulla in cambio, che trova gratificazioni nel donare e nel donarsi. Quell’amore che non conosce gratitudine, perché non la chiede. Se esiste un campo d’amore, abitato idealmente da persone innamorate della Basilicata, è da lì che può rinascere questa terra. Chi mette se stesso o se stessa in prima fila, ritenendo di essere l’unico approdo, l’unica speranza, l’unica soluzione, per una nuova Basilicata, non sa cos’è l’amore per questa terra. E non lo sa perché non l’ama o perché crede di amarla senza amarla davvero. Chi mette al centro le istanze corporative, gli interessi di una parte o della sua azienda o dei suoi cari, non sa cos’è l’amore per questa terra.

L’amore ipocrita può ingannarci

“Amore mio”, “tesoro mio” sono allocutivi confidenziali usati anche con chi neanche conosciamo. Ormai capita che al supermercato la cassiera ci chiami “tesoro” o “amore”: “No tesoro, su questi prodotti non c’è lo sconto”. E’ la banalizzazione degli affetti, la plastificazione dei sentimenti attraverso un linguaggio che si è fatto “gergo” e che annulla la finzione. “Tesoro mio” non è più manifestazione di ipocrisia ma gergo simpatico.

Ora, quanta gente si approccia alla Basilicata con allocutivi confidenziali inopportuni? Quante persone si rivolgono alla Basilicata con “tesoro mio”, “amore mio”? Troppe.

E no, “tesori miei” (allocuzione in questo caso dispregiativa), con la Basilicata dovete fare l’amore con amore. Quell’amore che non sai spiegare perché non puoi spiegarlo e perché non deve essere spiegato. Quell’amore che non ha un motivo, che è folle, che ti fa il cuore a pezzi e ti scaraventa l’anima ovunque tu non voglia. E ammesso che tu voglia fare l’amore con la Basilicata, devi accertarti che lei sia d’accordo. Altrimenti è violenza. E poi, poi l’amore devi saperlo fare. La Basilicata non devi ingannarla, non devi tradirla, non devi prostituirla, non devi sfruttarla. Perché sai, lei è ricca e può rendere la tua vita, e quella di tutti i suoi figli, migliore. Ma non approfittarne. Sarebbe un delitto. Non approfittarne come altri hanno fatto fino ad oggi. Amala, perché nonostante le sofferenze, i dolori, le delusioni, lei è ancora bellissima. Non si merita un “tesoro mio” da nessuno ma amore da tutti.

Ora tutti gli innamorati, o presunti tali, della Basilicata si contenderanno i posti in Consiglio regionale a colpi di voto in questa caotica campagna elettorale. Alcuni si presenteranno come corteggiatori impomatati, gigolò di altri tempi che proveranno ad affascinarla con parole romantiche e poesie improbabili. Sono quelli che hanno sistemato i fatti loro quando berta filava e la mucca allattava. Altri lo faranno truccandosi come il clown bianco del circo e altri ancora con il loro curriculum impeccabile e taroccato.

Sarà la contesa degli amanti della Basilicata. C’è già chi ha intenzione di servirsi delle sue ricchezze, chi vuole possederla. Ma c’è anche chi vorrebbe servirla, curarla.

Speriamo che lei sappia scegliere il pretendente più onesto, sincero, intelligente, anche se brutto. Uomo o donna che sia. Speriamo che non caschi nuovamente nell’inganno, nel tradimento, lasciandosi sedurre dai gigolò di turno. Gigolò che, vi assicuro, in questo momento sono dappertutto, a destra e a sinistra, sopra e sotto, dentro e fuori. Tra questi, molti i “creduloni di se stessi”, convinti di saper governare anche se non saprebbero amministrare un condominio.

Come distinguere i falsi innamorati dagli innamorati sinceri?

I falsi innamorati ti propongono un lavoro per tuo figlio, uno scatto di carriera per te, la sistemazione della strada interpoderale che attraversa il tuo terreno, l’autorizzazione a costruire quell’impianto. I falsi innamorati ti invitano a cena, ti offrono buoni benzina, cinquanta euro per un voto, ti fanno pesare la parentela, l’amicizia, i favori che già hai ottenuto. I falsi innamorati ti promettono vantaggi  per te e per la tua famiglia e ti dicono sempre di sì. I falsi innamorati provano a comprarti. I falsi innamorati ti seducono con belle parole, con chiacchiere godibili, frasi e slogan di pronto consumo.

Gli innamorati sinceri ti propongono un piano per l’occupazione e ti dicono come intendono realizzarlo, con quali risorse, con quali misure, in quanto tempo. Perché tutti i figli della Basilicata possano credere nel futuro. Gli innamorati sinceri ti propongono un piano per le grandi e piccole infrastrutture e ti dicono come intendono realizzarlo, con quali risorse, con quali misure, in quanto tempo. Gli innamorati sinceri non ti invitano a cena né ai rinfreschi, non sono tuoi parenti né tuoi amici. Ti propongono un piano per frenare l’emorragia di giovani, per frenare lo spopolamento, per contrastare la povertà, per fermare l’inquinamento e ti dicono con quali risorse, con quali politiche e misure, in quanto tempo lo faranno, come lo faranno. Non ti offrono buoni benzina ma opportunità. Gli innamorati sinceri si assumono fino in fondo le responsabilità. Tirano le somme a metà legislatura. Non danno la colpa agli altri o al clima se falliscono negli obiettivi. Si dimettono. E’ questo il patto che fanno con la Basilicata, pubblicamente, mettendoci la faccia e la reputazione. Gli innamorati sinceri ti mandano a quel paese se gli chiedi di prometterti un favore personale, una prebenda, un vantaggio per te e per la tua famiglia: sanno dire di no e sanno spiegarti le ragioni dei loro no. Gli innamorati sinceri proveranno a convincerti non a comprarti.

Buona fortuna.