Ospedale Villa d’Agri, comitato scrive a sindaci: “ad oggi nessuna azione concreta”

Cittadini chiedono un incontro pubblico per discutere delle prospettive future del nosocomio

Egregi Sindaci, riprendiamo a scrivervi dopo qualche mese di attesa, per porre per l’ennesima volta alla Vostra attenzione la situazione dell’Ospedale di Villa d’Agri.

Dopo la visita al nostro nosocomio del presidente della giunta regionale, Marcello Pittella, in data 17 ottobre 2017 a cui presero parte, tra gli altri, l’assessore alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi, i vertici della sanità lucana e del nosocomio valligiano, e il sindaco di Marsicovetere, Sergio Claudio Cantiani, in questi mesi di lunga attesa, non abbiamo registrato nulla di ufficiale, nessuna azione concreta finalizzata a risolvere la vicenda del nostro ospedale, anzi nuove criticità si sono sommate a quelle già esistenti. Eppure allora si parlò di un “lavoro fatto di concerto tra Asp e San Carlo molto positivo”.

È vero (dopo le vibranti proteste messe in campo), il 118 è ritornato dov’era, e la recente inaugurazione della strada di collegamento, ha accorciato i tempi di intervento, ma oltre a questo, nulla o quasi è stato fatto per ultimare i lavori che avrebbero dovuto dare all’Ospedale di Villa d’Agri la risonanza magnetica (entro dicembre 2017!), il Punto Donna? e  il nuovo blocco centrale ammodernato.

Si parlò allora di un cronoprogramma stabilendo che entro la fine dell’anno (2017) si sarebbe dovuto completare il percorso al fine di riempire di contenuti il nuovo Padiglione non ancora ultimato, di concerto con il sindaco di Marsicovetere e con la comunità della Val d’Agri. Tutto questo si sarebbe dovuto realizzare con finanziamenti “già esistenti e deliberati”. Da allora, siamo ancora in attesa di una risposta sul futuro dell’ospedale.

Lungi da noi il voler strumentalizzare l’attuale situazione politica regionale, ma sicuramente non è secondario capire come si è inteso riorganizzare la sanità lucana, al fine di garantire ai cittadini quei famosi livelli essenziali di assistenza. Di fatto, a noi non risulta alcun documento ufficiale che illustri le azioni che la regione intende intraprendere per mettere in sicurezza il nostro ospedale e più in generale, la sanità lucana. Per il momento solo ipotesi e solo voci sulle possibili azioni di riorganizzazione.

Oggi è ancor più necessario di prima aumentare l’integrazione tra ospedale e territorio, aumentare i servizi territoriali, quelli per gli anziani, per le cronicità, per le malattie legate all’ambiente, pur conservando quelli che l’ospedale ha assicurato finora. Si evidenzia che non esiste un’area operativa/reparto dell’ospedale che non denunci criticità, determinando tutta una serie di problemi che le famiglie affrontano quotidianamente e che le istituzioni devono aiutare a superare.

Tale situazione determina disservizi per gli utenti e sfiducia anche tra gli stessi operatori, che in una situazione di precarietà così evidente, denunciano malcontento e stentano a trovare stimoli professionali, preferendo loro malgrado, altre strutture.

A memoria, vogliamo ricordarvi il documento che il comitato “uniti per la val d’agri” ha elaborato in data 12/03/2016, in occasione dell’incontro col presidente pittella, nel quale si “delegavano i rappresentanti istituzionali dell’area a farsi portavoce delle istanze della popolazione”, assicurando il nostro sostegno qualora venissero prese iniziative atte a difendere il diritto alla salute della popolazione.

Si chiede pertanto che nel più breve tempo possibile sia vostra premura convocare un incontro pubblico per discutere dello stato attuale e delle prospettive future del nostro ospedale.

Comitato “Uniti per la Val d’Agri”

Più informazioni su