Carlo e Laura di Lavello, il nobile gesto di due universitari lucani a Foggia foto

Ci scrive un cittadino di Manfredonia per far sapere la storia a lieto fine di cui è stato protagonista grazie a due giovani studenti lucani

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Buongiorno gentilissimi redattori, sono Gianfranco un cittadino di Manfredonia (Foggia). Ieri in compagnia della mia signora, abbiamo deciso di andare a conoscere il complesso commerciale “grandApulia” sito a Borgo Incoronata vicino Foggia. Dopo aver trascorso una serata spensierata tra piccoli acquisti e una pizza, nel rientrare a casa a poche centinaia di metri dalla stessa, riceviamo una chiamata da mio figlio maggiore che ci chiedeva se fossimo consapevoli dello smarrimento della mia pocket portabile contenente alcuni oggetti personali più documenti d’identità.

Nello stupore totale, dopo aver preso coscienza e fatto mente locale mi sono ricordato di aver dimenticato il borsello sulla cappotta dell’automobile.

Carlo e Laura, vostri concittadini di Lavello poco meno che ventenni, studenti universitari fuori sede, avevano trovato sul ciglio della strada nei pressi del centro commerciale la pocket.

Da ottimi investigatori razionali, calcolando che all’interno mancavano cellulare e portafogli avevano inizialmente ipotizzato che potesse essere frutto di uno scippo; ma grazie ad un noto social network, contattando alcuni dei miei contatti diretti sono subito arrivati a mio figlio, lasciandogli fiduciosamente il contatto telefonico perché sincerati dalla presenza di un documento attestane la mia professione nelle forze armate.

Nell’arco di mezz’ora con mia moglie abbiamo raggiunto Carlo e Laura a Cerignola , nei pressi di un bar locale dove abbiamo scambiato quattro chiacchiere, fondamentalmente basate su continui ringraziamenti per il nobile gesto nei miei confronti e nei confronti di tutta una società, oggi giorno sempre più arida agli occhi di tutti, di questa bellissima storia terminata nell’arco di un’ora con un lieto fine.

Ecco perché oggi sono qui a farvi partecipi e voler far partecipe i genitori e tutta la comunità di Lavello, tant’è che stamane appena svegliato ho inviato a Carlo e Laura questo messaggio su WhatsApp che allego di seguito:

Buongiorno! Grazie a te Carlo e a Laura, oggi ho avuto un risveglio colmo di ottimismo nei confronti di questa società priva di tanti valori. Si, perché voi mi avete fatto ricredere su tutto e su tutti, o almeno di non fare di tutti un’erba un fascio. Non finirò mai di ripetere grazie per i nobili valori di sensibilità, onestà, umiltà, modestia, amore per il prossimo che avete sicuramente imparato dai vostri cari genitori, senza trascurare la marcata intelligenza investigativa nel contattare i contatti più vicini calcolando che il cellulare e portafogli potevano essere già stati trafugati. Grazie a Dio che mi ha messo sulla strada i due angeli Carlo e Laura“.

Non ho volutamente inserire i cognomi per una questione di privacy, ma volevo far sapere a tutti che c’è speranza nella società in cui viviamo e fare una sorpresa e dare lustro a Carlo e Laura reali promesse di sensibilità, onestà, umiltà, modestia ed amore per il prossimo.

Gianfranco, Manfredonia

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