Caritas: “In Italia c’è un esercito di poveri in attesa”

"Dagli anni pre-crisi ad oggi il numero dei poveri è aumentato del 182%" Intanto, per l'Istat, la povertà cresce in Basilicata: +0,6% in un anno

C’è un “esercito di poveri” in attesa che “non sembra trovare risposte e le cui storie si connotano per un’allarmante cronicizzazione e multidimensionalità dei bisogni”. E’ quanto emerge dal Rapporto 2018 su povertà e politiche di contrasto della Caritas italiana. Il numero dei poveri assoluti – ricorda l’organizzazione – “continua ad aumentare” e supera i 5 milioni.

“Dagli anni pre-crisi ad oggi il numero dei poveri è aumentato del 182%, un dato che dà il senso dello stravolgimento” causato dalla crisi. L’obiettivo è di dare delle risposte, anche se, “come cristiani, abbiamo qualche difficoltà a pensare che si possa abolire la povertà – sottolinea il direttore di Caritas, don Francesco Soddu – ma sappiamo che ogni storia riconsegnata alla sua dignità e alla sua libertà rende migliore il nostro Paese, ci rende migliori”.

“La povertà non è solo mancanza di reddito o lavoro: è isolamento, fragilità, paura del futuro. Dare una risposta unidimensionale a un problema multidimensionale, sarebbe una semplificazione”. 

Nel 2017 sono 197.332 le persone che si sono rivolte ai centri di ascolto Caritas collocati in 185 diocesi; il 42,2% è di nazionalità italiana.  Il 42,6% delle persone incontrate dalla Caritas nel 2017 sono nuovi utenti ma è “in aumento la quota, piuttosto alta – si legge nel dossier -, di chi vive situazioni di fragilità da 5 anni e più (22,6%)”.

Nelle regioni del Nord e del Centro le persone prese in carico sono per la maggior parte straniere (rispettivamente il 64,5% e il 63,4%), mentre al Sud  sono in maggioranza italiani (67,6%). 

Intanto per l’Istat la povertà in Basilicata cresce. Nel 2017  + 0,6% rispetto all’anno precedente. Circa una famiglia su quattro è povera.

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