Tempa Rossa, oltre 500 lavoratori lucani a rischio

Contratti terminati o in scadenza. Cgil chiede un tavolo istituzionale

La Cgil di Potenza esprime grande preoccupazione per la fase di smobilitazione in atto del personale impiegato nelle varie aziende della filiera Tecnimont al cantiere Tempa Rossa a causa della chiusura da parte della Total a qualsiasi tentativo di dialogo per favorire la ricollocazione dei lavoratori lucani.

A oggi, dei circa 800 lavoratori locali 160 hanno terminato il contratto e altri 400 finiranno a fine mese. Di questi fanno parte anche i circa 40 addetti che hanno effettuato il corso di formazione garantito dalla Tecnimont grazie a un accordo sindacale e finalizzato proprio al reinserimento dei lavoratori locali nel ciclo produttivo.

La Cgil di Potenza, congiuntamente alle altre sigle sindacali, ha già inoltrato richiesta di incontro alla Regione Basilicata e alla Total al fine di richiamare la società agli impegni assunti e da assumere nei confronti della maestranza locale impiegata in questi anni nel cantiere.

Il rischio è che con l’affidamento degli appalti alle nuove aziende non vengano garantiti i lavoratori lucani nonostante in questi anni abbiano trovato una stabilizzazione economica e familiare, costruendo in Val d’Agri una casa e una famiglia.

Siamo già venuti a conoscenza dell’avvenuto affidamento per la manutenzione a società estere e italiane che prevedono retribuzioni significativamente inferiori rispetto a quanto stabilito nel contratto collettivo nazionale del lavoro.

La Total rispetti gli impegni assunti a salvaguardia dell’applicazione dei contratti, dei diritti e dei livelli occupazionali. Di fronte a una ulteriore chiusura da parte di Total la Cgil di Potenza si mobiliterà a difesa del territorio e dell’occupazione, a tutela degli interessi dell’intera comunità.

Vincenzo Esposito, Segreteria Cgil Potenza