Elezioni regionali. Dina Sileo è il volto nuovo del Centrodestra

Purtroppo i “vecchi volponi” hanno in mente i soliti giochi di potere e altri nomi

Ho letto l’intervista che Dina Sileo, coordinatore regionale di Italia Madre – il Movimento di Irene Pivetti – ha rilasciato a Giusi Cavallo.

A parte le risposte, in alcuni casi, eccessivamente diplomatiche, emerge una figura moderata, fresca, determinata, capace di dire con chiarezza ai suoi possibili alleati che cosa pensa.

E pensa bene, Sileo, quando prende le distanze dalla Lega e da Forza Italia considerati “traditori” del tavolo sul quale erano state assunte decisioni poi finite in soffitta.

Pensa bene quando dice che la scelta del candidato presidente deve essere prerogativa del territorio e non dei tavoli romani.

E c’è da crederle quando dice: “Io sono per la politica vera, quella dei valori, che ha a cuore gli interessi del proprio territorio e dei propri cittadini. Sono una persona di area moderata, assolutamente liberale, fortemente di stampo cattolico. Di centrodestra? Forse sì, ma un centrodestra come lo immagino io.”

E aggiunge: “Il centrodestra lucano non è riuscito, in questi anni, a creare rete sul territorio e a creare una nuova classe dirigente che potesse essere la giusta alternativa a quella del centrosinistra. Serve un centrodestra con nuovi protagonisti, con persone che hanno entusiasmo e amano il proprio territorio e soprattutto che lo conoscano.”

Ha ragione. Tuttavia, dalle parti degli alleati Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, Dina Sileo non è ascoltata. Sembra essere fuori dai radar dei loro pensieri.

Eppure potrebbe essere lei la novità, il volto di un centrodestra che taglia con un passato legato a giochi di potere, a scontri sulle candidature, alla corsa elettorale per conquistare porzioni di “sistema”. Dina Sileo rappresenterebbe una vasta area moderata che nel centrodestra rivendica un salto di qualità sia culturale sia politico. Un popolo di centrodestra che aspira finalmente ad avere un ruolo autonomo nel disegnare una prospettiva per la Basilicata. Un ruolo liberato dalle ambiguità e dai legami occulti con il Pd e con il sistema di potere ultradecennale lucano.

Chissà se avranno il coraggio di candidare, finalmente, una persona che crede e pratica alcuni valori (condivisibili, o non condivisibili come nel mio caso) propri della destra, una persona coerente, non implicata nei soliti retrobottega del potere, determinata e animata da vera passione politica. Una genuina novità di cui il centrodestra ha bisogno come il pane.

Tuttavia, non sembra essere questa la strada della Lega e dei suoi satelliti. Loro pensano ad altro e litigano su altro. Magari li metterà d’accordo un generale che non si capisce da quale cilindro sia saltato.