Fanghi tossici su terreni agricoli, “si sta sdoganando la pratica infame di smaltire nei campi”

"Sarebbe interessante sapere dall’ingegnere Rospi se il suggerimento di innalzare di 20 volte il limite dei residui petroliferi gli è arrivato direttamente dalle società petrolifere"

Ho sperato fino all’ultimo che non venisse approvato il famigerato codicillo (art. 41 del decreto Genova) che innalza il limite di residui petroliferi (insieme ad altri inquinanti) nei fanghi di depurazione provenienti da “insediamenti civili e produttivi” sversati nei terreni agricoli. E invece è stato approvato e il relatore del provvedimento è stato l’onorevole ingegnere Rospi, il consulente dell’Eni candidato dal movimento 5 Stelle di Basilicata.

Sarebbe interessante sapere dall’ingegnere Rospi se il “suggerimento” di innalzare di 20 volte il limite dei residui petroliferi gli è arrivato direttamente dalle società petrolifere che hanno il problema di liberarsi di enormi quantità di acque miste a petrolio e a (tante) altre sostanze tossiche provenienti dai pozzi petroliferi lucani.

E sarebbe interessante sapere dalle mafie dei rifiuti tossici se questo decreto faciliterà il loro criminale lavoro. Per la precisione, bisognerebbe chiedergli se questo codicillo farà diventare legali i rifiuti industriali ad altissimo potenziale cancerogeno diluiti con acqua, mescolati a terriccio e fatti passare per fanghi di depurazione di “insediamenti produttivi”.

Per la verità, lo sversamento di fanghi di depurazione fognaria nei campi agricoli era ammesso anche in passato ma con limiti ben diversi e in alcune province non era proprio autorizzato. Solo la regione Lombardia (amministrazione leghista) aveva tentato di innalzare enormemente i limiti di inquinanti di questi fanghi, ma fu bloccata con sentenza del Tar. Del resto, non a caso la Lombardia è classificata come la regione più inquinata d’Europa.

Oggi il decreto del governo Lega-5 Stelle normalizza lo spargimento di questi fanghi in qualsiasi angolo d’Italia e, secondo me, ancor più grave dell’innalzamento dei limiti di inquinanti, è il fatto che si sta sdogananando la pratica (infame) di smaltire nei campi agricoli rifiuti tossici che (temo) saranno anche di provenienza straniera visto il giro di soldi che c’è dietro.

E’ ben noto che alcune piante sono in grado di assorbire metalli pesanti e altri inquinanti dal terreno: è mai stata commissionata qualche ricerca seria sugli inquinanti che vengono assorbiti dai prodotti alimentari coltivati nei terreni trattati con questi fanghi?

Il ministro Costa ha dichiarato che questo decreto sarà certamente migliorato in futuro, ma non sarebbe stato meglio migliorarlo prima di approvarlo? Comunque delle analisi approfondite eseguite da laboratori indipendenti sarebbero la base minima per poter affermare che il decreto è stato migliorato.

Eros Greco