Norma “salva comandati”, Blanca (Cisl): “Inaccettabile privilegio”

Sulla vicenda interviene la segretaria della Fisascat Cisl

Si allarga il fronte dei contrari alla norma “salva comandati”. Sulla vicenda interviene la segretaria della Fisascat Cisl, Aurora Blanca, che parla di “inaccettabile privilegio” rivendicando la stabilizzazione dei precari storici confluiti oltre un anno fa nella Consedin, la società che si occupa di consulenza e assistenza tecnica sui fondi comunitari per conto della Regione Basilicata, nonché l’avvio del confronto sulla contrattazione di secondo livello per i dipendenti della stessa società. La sindacalista punta il dito contro la giunta regionale per il mancato avvio delle procedure di stabilizzazione dei dipendenti della società di assistenza tecnica in possesso dei requisiti previsti dalla riforma Madia.

È quanto meno stravagante – spiega Blanca – spalancare incautamente una corsia preferenziale per la stabilizzazione dei comandati dei gruppi politici in consiglio regionale, spesso assunti senza concorso nelle varie società regionali, mentre i precari storici della Regione che hanno maturato sul campo i requisiti di legge per accedere al ruolo di dipendente pubblico – è il caso, tra gli altri, di molti lavoratori Consedin – deve aspettare i tempi biblici della burocrazia regionale che sul capitolo delle stabilizzazioni, ancorché previste dalla legge e dettate dal buon senso, si muove in modo particolarmente cauto. A questo punto la domanda sorge spontanea: la Regione intende dare una risposta legale al fenomeno della precarietà nella pubblica amministrazione, applicando i canali previsti dalla riforma Madia, o preferisce procedere per sanatorie ad personas dalla dubbia legittimità con il rischio di essere travolta da centinaia di ricorsi?”. 

Alla sindacalista della Fisascat non piace nemmeno la norma che ha esteso fino al 2023 i contratti di collaborazione agli esperti di capacity building, “un altro caso clamoroso di discriminazione”, accusa Blanca. La segretaria della Fisascat contesta infine il mancato avvio del negoziato per la contrattazione di secondo livello per i lavoratori della Consedin. “L’accordo siglato il 6 ottobre 2017 – ricorda – stabiliva entro sei mesi l’avvio del negoziato per la contrattazione di secondo livello. Ebbene, nonostante le nostre sollecitazioni, la Regione da mesi si sottrae al confronto forse ritenendo, a torto, tale platea di collaboratori già soddisfatta a fronte di un contratto a tempo indeterminato”.