Trasporto pubblico a Potenza, inefficiente e inadeguato. Segretario Filt Cgil scrive al sindaco

"Siamo davanti alla sistematica evasione delle norme più elementari"

Più informazioni su

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che il segretario generale della Filt Cgil Basilicata ha scritto al sindaco di Potenza sulla questione trasporto pubblico urbano.

Egregio signor sindaco, ho avuto modo più volte di rappresentarLe la situazione di grave difficoltà in cui versa il servizio di trasporto pubblico urbano a Potenza. Un servizio inefficiente e inadeguato che costa alla comunità 600.000 euro al mese, svolto con mezzi precari, manutenzione insufficiente e con il mancato rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro.

Siamo davanti a una condizione di grave inefficienza della quale Lei rischia, seppur indirettamente, di assumersi la responsabilità. 

Controlli signor sindaco la puntualità e lo svolgimento del servizio della linea 1, linea 4, linea 6, e linea 8: potrà verificare il sistematico salto delle corse.

Faccia controllare dagli uffici preposti i fogli giornalieri di viaggio e si accorgerà di quanto gli autobus che circolano in città siano insicuri, inefficienti, non adeguati al trasporto pubblico.

Verifichi il versamento degli oneri contributivi per i lavoratori e si accorgerà come da tempo vi sia la costante evasione del contratto collettivo nazionale che, come Lei saprà, è posto quale elemento indifferibile nella sottoscrizione del contratto d’appalto.

Egregio signor Sindaco, per quanto esposto, siamo davanti alla sistematica evasione delle norme più elementari che regolano il servizio di trasporto pubblico.  

Ci chiediamo se e come il Comune in questi anni abbia vigilato sull’applicazione delle norme, se gli uffici comunali preposti abbiano esercitato il diritto/ dovere di controllo e se gli stessi abbiano prodotto atti di diffida dopo le informazioni ricevute e formalizzate dalle organizzazioni sindacali nei numerosi incontri.

A oggi mi duole constatare che, a fronte delle nostre sollecitazione e denunce, non abbiamo mai avuto una risposta formale da parte degli uffici competenti né tantomeno da parte dell’amministrazione.

Ecco perché, Egregio signor Sindaco, siamo costretti a scriverLe una lettera aperta. Una forma forse impropria nella relazioni sindacali ma riteniamo che i problemi esposti  e i gravi pregiudizi che ne derivano per i cittadini debbano trovare necessariamente una forma pubblica d’interlocuzione.    

Nella speranza che questa forma di comunicazione possa sortire una rapida sua iniziativa, colgo l’occasione per inviarLe distinti saluti.

Franco Tavella segretario generale Filt Cgil Basilicata

Più informazioni su