Giuseppe Zamberletti e la Basilicata foto

Peppino Molinari: "Diceva che i lucani gli hanno voluto bene"

«Giuseppe Zamberletti veniva spesso in Basilicata, ci tornava volentieri. Diceva che i lucani gli hanno voluto bene.»

Così l’onorevole Peppino Molinari ricorda il padre delle Protezione Civile, morto sabato in seguito a una lunga malattia. «Il legame di Zamberletti con la nostra regione – sottolinea Molinari – non si è mai spezzato.»

Originario di Varese, parlamentare con la Dc, da sempre impegnato in politica nei temi della sicurezza pubblica, i lucani ricordano Zamberletti soprattutto per il suo impegno di commissario straordinario per il sisma del 1980.

«Fu il governo Forlani – prosegue nel ricordo Molinari – a incaricare Zamberletti di gestire l’emergenza del 1980, coordinando la macchina dei soccorsi: la situazione era drammatica, la Protezione Civile ancora non c’era e solo l’esercito riuscì a portare aiuto. Di lui ricordo la grande capacità di ascolto, oggi qualità assai rara.»

Non c’è Comune in Basilicata che non abbia ricevuto la visita di Zamberletti, il quale negli anni ha incontrato più volte gli amministratori e ritrovato gli ex presidenti della Regione Vincenzo Verrastro e Carmelo Azzarà, l’allora primo cittadino di Potenza Gaetano Fierro e tutti gli altri sindaci, con cui divise il dramma delle popolazioni da soccorrere e delle comunità da ricostruire.

«Ha sempre avuto una risposta per tutti. Divennero famose le “ordinanze di Zamberletti” che permisero di superare con metodo la fase dell’emergenza e avviare – prosegue Molinari – il cammino della ricostruzione, appena fu nominato Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile.»

Del resto proprio a Zamberletti si deve la creazione di questa rete, ancora oggi una certezza per il Paese.  

Negli anni sono state molte le occasioni in cui ha raggiunto la Basilicata, tornando sui luoghi che aveva visto devastati. Anche a distanza di anni, a Potenza, Balvano, Muro Lucano, Castelgrande, Pescopagano e in tutti gli altri comuni del cratere, non ha mai fatto mancare la presenza o un contributo, convinto che il terremoto avrebbe potuto diventare, oltre la tragedia e superato il dolore, anche un’occasione di sviluppo per il Sud.

«Ancora oggi – dice Molinari, che con Zamberletti ha condiviso il lungo impegno in politica con la DC e nelle istituzioni parlamentari  – è tangibile l’affetto e la stima di quanti lo hanno potuto apprezzare, avendolo accanto nella lunga emergenza. Tutte le volte in cui mi capitava di incontrarlo nel Transatlantico della Camera, mi chiedeva della Basilicata e si soffermava a parlare dei Comuni – li ricordava uno per uno –  che aveva in qualche modo vissuto. Non mancavano mai parole di apprezzamento per la nostra regione e la sua gente.»

«La Basilicata – conclude Molinari – dovrà sempre dire “grazie” a Giuseppe Zamberletti per quanto ha fatto, con onestà e grande senso delle istituzioni. Un grande democristiano, uomo del Nord, che ha sempre creduto nello sviluppo del Mezzogiorno.»