Regione Basilicata: “incostituzionale la norma che sopprime Autorità di Bacino, già soppressa”

Rosa (FdI): "Governo regionale che dovrebbe limitarsi a ordinaria amministrazione insiste nel porre in essere atti costituzionalmente illegittimi"

Il Governo regionale che dovrebbe limitarsi alla ordinaria amministrazione insiste nel porre in essere atti costituzionalmente illegittimi. È il caso dell’articolo 12 della legge di Stabilità 2019 con il quale non solo si sopprime un ente già soppresso, l’Autorità di Bacino, ma si nomina come Commissario liquidatore un soggetto esterno alla dirigenza regionale, estendendo l’efficacia di un contratto già scaduto.

Siamo l’unica Regione in Italia a non aver proceduto alla liquidazione dell’Autorità di Bacino, soppressa già dal 2016 con decreto ministeriale. Siamo l’unica regione in Italia a conferire l’incarico ad un soggetto estraneo all’amministrazione regionale con un notevole aggravio di spese.

Invece di aprire un bando interno ed utilizzare dirigenti regionali, la Giunta preferisce penalizzare le professionalità interne e spendere soldi.

Tra l’altro, la nomina del Commissario liquidatore nella persona del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino viene fatta sulla base di un contratto già scaduto con la soppressione dell’Ente.

La Giunta regionale, esorbitando ancora una volta dai poteri di ordinaria amministrazione, tratta la Basilicata come suo dominio esclusivo. Si tratta dell’ennesimo atto di superbia di una classe dirigente oramai allo sbando. Faremo esposto alla Corte dei Conti e una segnalazione al Consiglio dei Ministri.

Il Governo regionale di centrodestra eliminerà queste pratiche clientelari una volta per tutte e ripristinerà la legalità.

Gianni Rosa, Fratelli d’Italia