Eolico in Basilicata. Anche un prete nel business del vento

Don Antonio Laurita parroco a Pignola e i parenti dell’Arcivescovo Cuccarese soci di una s.r.l.

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E’ il 12 marzo 2013, la società Serra Carpaneto srl (Ex Pietragalla Eolico srl) ottiene l’autorizzazione unica regionale per la realizzazione di un parco eolico tra i Comuni di Pietragalla, Avigliano e Potenza e per le opere connesse nel territorio dei Comuni di Cancellara, Vaglio, Tolve, Oppido e Genzano.

All’epoca, proprietari e soci della Società sono la Mca srl e la Edf En Italia spa con il 50% ciascuna del capitale di 15mila euro.

Nel 2014 la Regione Basilicata autorizza la voltura da parte della Serra Carpaneto srl in favore della Terna spa dell’autorizzazione relativa alla realizzazione delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili del parco eolico.

Serra Carpaneto 1 srl in data 27 maggio 2013 costituisce una società di scopo denominata Serra Carpaneto 3 srl a cui voltura l’autorizzazione unica ottenuta il 12 marzo 2013.

Proprietaria della Serra Carpaneto 3 srl risulta essere al 16 settembre 2016 la Serra Carpaneto srl, successivamente, alla data del 9 gennaio 2019, proprietaria di Serra Carpaneto 3 srl è la Edf En Italia spa (del gruppo francese Edf)

Tra la uno e la tre ci deve essere la due?

Certo che c’è. Ma con un ruolo quasi fantasma. La Serra Carpaneto 2 srl è destinataria dell’autorizzazione unica regionale rilasciata in data 15 maggio 2014 per la realizzazione di un parco eolico nel territorio dei Comuni di Pietragalla, Potenza, Avigliano e Forenza. L’autorizzazione è subito volturata alla Eolica Forenza srl, società nella quale la prima ha conferito. Alla data del 16 luglio 2018, dopo una serie di variazioni societarie, socio unico e proprietario della Serra Carpaneto 2 srl è la Edf En Italia spa. Ma da chi è stata costituita la Serra Carpaneto 2 srl?

Il prete di Pignola e i parenti dell’alto prelato

La Società è costituita il 24 maggio 2013. Tra i soci (in tutto 6) ci sono don Antonio Laurita, parroco della chiesa Santa Maria Maggiore di Pignola e direttore del Museo Diocesano di Potenza; Cuccarese Francesco Carmine e Cuccarese Leo Emilio, parenti dell’Arcivescovo Francesco Cuccarese.

Don Antonio Laurita è un “prete intraprendente col piglio da imprenditore”, ci raccontano a Pignola. E’ probabile quindi che avesse visto nell’eolico un business redditizio. Pure i Cuccarese hanno intuito che l’eolico potesse essere un ottimo settore di investimento. Non si sbagliavano. Anche se nulla hanno, apparentemente, a che fare con il loro (zio?) Arcivescovo molto chiacchierato, è curioso questo legame tra ambienti clericali e business dell’eolico.

L’Arcivescovo nativo di Tursi, già vescovo di Acerenza dal 1979, poi arcivescovo di Caserta. Nel 1990 nominato Arcivescovo di Pescara-Penne fino al 2005 dimesso per raggiunti limiti di età è nominato canonico del capitolo della basilica di San Pietro in Vaticano.

Negli anni pescaresi è coinvolto in alcune inchieste su investimenti immobiliari, sul fallimento della Carichieti e su alcune donazioni di titoli esteri alla sua Fondazione.

La domanda è: che fine ha fatto l’investimento del Parroco e dei parenti dell’Arcivescovo? Considerato che la Serra Carpaneto 2 srl a un certo punto scompare dal labirinto delle società.

Tutte le operazioni di costituzione di fusione incorporazione e trasferimento del pacchetto che va dalla Carpaneto srl all’Eolica Forenza srl sono trattate nello studio di commercialisti Makross srl di Potenza i cui soci sono Arcieri Giuseppe, già socio della Carpaneto srl e Nicola Pagliuca. Le sedi legali di tutte le società citate sono all’indirizzo di Potenza della Makross srl.

Alla fine della giostra tutto il “malloppo” finisce nelle mani della Serra Carpaneto 3 srl di proprietà della Serra Carpaneto 1. E cioè nelle mani dei francesi della Edf. Almeno così pare.

 

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