Acqua, nuove tariffe in Basilicata. Adoc: “Stangata per gli utenti”

"Approvate in sordina da Egrib senza nessun confronto con associazioni dei consumatori"

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Ieri mattina, dopo molta insistenza, l’Adoc di Basilicata e le altre Associazioni di consumatori sono state convocate dall’Egrib (Ente di Governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata) per un confronto sugli aumenti tariffari per il servizio idrico imposti per gli anni 2018 e 2019 che colpiranno pesantemente i cittadini lucani. A parlare è Canio D’Andrea, presidente Adoc Basilicata. 

Le nuove tariffe -spiega D’Andrea- approvate in sordina dall’Egrib senza nessun confronto con le Associazioni dei consumatori hanno suscitato la forte indignazione dell’Adoc.  Le proteste e i comunicati stampa inviati dall’Adoc hanno sortito l’effetto di stimolare il confronto prima con Acquedotto Lucano S.p.A. e poi, ieri mattina, finalmente, anche con Egrib.

I risultati delle due riunioni sono insoddisfacenti: né Acquedotto Lucano S.p.A. né Egrib hanno fornito i dati necessari per il controllo delle tariffe.

Ciò che ha fatto indignare l’Adoc di Basilicata è la constatazione che gli utenti della Basilicata riceveranno una stangata per l’uso di un bene primario di cui la Basilicata è ricchissima, si parla di aumenti considerevoli rispetto allo scorso anno.

Per dare un’idea dei costi-aggiunge il presidente dell’Adoc- un pensionato nel 2015 ha pagato € 137,02 mentre nel 2019 si ritroverà in bolletta € 171,22, cioè una maggiorazione del 25% della bolletta, per gli stessi consumi. E qui stiamo parlando di consumi a tariffa a agevolata, cioè di persone che non fanno un uso eccessivo dell’acqua.

Per l’Adoc di Basilicata è inaccettabile che i cittadini paghino un metro cubo di acqua a tariffa agevolata ad un costo molto maggiore dei quanto spende il gestore per fornirla (la legge, infatti, stabilisce che sull’acqua non si specula e che i cittadini devono pagare l’importo necessario a coprire le spese di erogazione e non di più). Orbene, al gestore l’acqua costa in media € 1,44/ mc e, invece, ai cittadini la fa pagare (a tariffa agevolata) a € 1,88/mc.

Siamo certi che ci sono errori macroscopici nella definizione delle tariffe che Egrib ha imposto ai lucani. Abbiamo richiesto formalmente, durante la riunione di ieri (17/07/2019) i dati necessari per poter rideterminare le tariffe.

All’Egrib chiediamo di sospendere l’applicazione delle nuove esose tariffe fino alla definizione del confronto con l’Adoc e le altre Associazioni.

L’Adoc di Basilicata-conclude D’Andrea- è disponibile a proseguire il confronto, appena ottenuto i dati richiesti, in qualsiasi momento perché è molto importante per l’Adoc la difesa degli interessi dei cittadini”.

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