Mense scolastiche a Potenza, Legambiente torna a proporre di abbandonare la plastica

L'appello all'amministrazione comunale

In seguito alle dichiarazioni degli Assessori Giuzio (Bilancio) e Sagarese (Istruzione) del Comune di Potenza riguardanti l’avvio del servizio di mensa scolastica per il prossimo Anno Scolastico 2019/2020; i Circoli della Legambiente del Capoluogo Ken Saro Wiwa e Servizio Vigilanza Ambientale colgono l’occasione per riproporre all’amministrazione comunale la realizzazione di una mensa completamente plastic free e improntata all’abbattimento degli sprechi di cibo (anche attraverso strumenti come le sacche alimentari “Good Food Bag”, per il trasporto degli avanzi) e della scelta di prodotti a chilometro zero per garantire benessere degli studenti e qualità del servizio.

Come già richiesto all’amministrazione nello scorso mese di luglio 2019, le sedi territoriali dell’organizzazione ambientalista lucana ritengono fondamentale partire dal mondo della scuola e dai luoghi in cui le nuove generazioni trascorrono gran parte delle loro giornate, per consentire un radicale cambio di rotta nelle abitudini e nelle scelte di ogni giorno. In Basilicata non mancano gli esempi di amministrazioni comunali che hanno portato all’eliminazione della plastica monouso ed alla scelta di prodotti locali per la preparazione delle pietanze come effettuato, sin dal 2017, dal Comune di Vietri di Potenza o dal Municipio di Castelsaraceno attraverso il progetto Naturalmensa.

L’amministrazione della Città capoluogo di Regione – che già nei primi mesi di attività ha mostrato attenzione per la tematica della sostenibilità ambientale e della lotta all’abbandono dei rifiuti – può scegliere di aprire un percorso di progressiva modifica del sistema comunale delle mense scolastiche, affiancando al “realismo economico” declinato dall’Assessore Giuzio anche un “realismo ecologico”, che comporta una serie di provvedimenti non più rinviabili e necessari per fare del nostro Comune un territorio libero dalla plastica e improntato al rispetto delle risorse ambientali, alla valorizzazione del cibo e delle particolarità territoriali e alla creazione di un’economia circolare in grado di garantire un futuro alle giovani generazioni e alla comunità potentina tutta.

La scelta del chilometro zero garantirebbe benefici anche sul piano economico, riducendo il prezzo dei prodotti che sono legati a imballaggio, logistica, trasporti e avviando un percorso virtuoso di sostegno al mondo delle imprese e produttori locali, che nella larga parte dei casi garantiscono cibi di qualità, a basso impatto ambientale e legati alla storia e alle tradizioni della nostra terra. È giunto il momento di passare dalle parole ai fatti anche sul tema delle mense scolastiche, sulle quali per troppo tempo si è portata avanti una politica lontana dalle necessità di tutela dell’ambiente e in controtendenza rispetto ai bisogni del territorio.