Emergenza cinghiali, invasione fuori controllo in Basilicata

Il sindaco di Pescopagano richiede intervento di massima urgenza. Il Parco della Murgia materana ha predisposto un bando per la cattura

Si sta allargando a macchia d’olio l’emergenza cinghiali in Basilicata. Il sindaco di Pescopagano, Giovanni Carnevale, dopo averlo già fatto lo scorso luglio, torna ad evidenziare il problema chiamando in causa gli organi competenti.

Il primo cittadino scrive al presidente della Regione, all’assessore regionale all’Ambiente, al Prefetto di Potenza e al presidente al commissario del Parco Regionale del Vulture evidenziando che l’emergenza, già segnalata nei mesi scorsi, si è maggiormente aggravata considerata l’invasione di cinghiali anche nel centro abitato,  che minaccia l’incolumità delle persone e che tanti disagi e danni sta creando, spesso irreparabili, alle aziende agricole del territorio. Il sindaco Carnevale chiede un intervento di massima urgenza affinchè si metta fine al problema divenuto ormai insostenibile.

Di vera e propria calamità per la presenza degli ungulati parla anche l’Ente Parco della Murgia materana.

Non passa giorno -spiega il presidente Michele Lamacchia- in cui questi animali non siano responsabili di sinistri a volte anche mortali e addirittura in autostrada. Il territorio è ormai invaso e la problematica va affrontata con serietà e concretezza. I territori, in particolar modo quelli caratterizzati da azione di salvaguardia e tutela, paradossalmente rappresentano ottimi luoghi di moltiplicazione degli ungulati.

L’Ente Parco della Murgia Materana, da mesi sta lavorando, in stretto contatto con il Dipartimento Ambiente che ha provveduto a stanziare fondi attraverso il Programma Inngreenpaf, per mettere a punto un vero e proprio programma di cattura e trasferimento di questi animali verso la macellazione o verso aree venatorie.

Sono state effettuate conferenze di servizio che hanno visto la partecipazione del Dipartimento Sanità, Dipartimento Ambiente e dell’Ente Parco della Murgia Materana per perfezionare e condividere la procedura amministrativa finalizzata alla cattura degli ungulati.

L’Ente Parco- sostiene Lamacchia- è deciso ad intervenire in modo non cruento alla cattura degli animali e per far ciò ha provveduto a realizzare un prototipo di gabbia di cattura mobile da posizionare nei posti più idonei.

Nel contempo ha provveduto ad emanare un bando al fine di individuare un soggetto idoneo al ritiro e al trasferimento degli animali verso la destinazione finale, macello o aziende venatorie, dietro corresponsione di un determinato valore economico, variabile a seconde della taglia degli animali catturati. Gli introiti derivanti dalla vendita degli animali, secondo il Parco della Murgia Materana, saranno utilizzati per affrontare esigenze di tutela ambientale e per rimpinguare il fondo destinato ad indennizzare gli agricoltori che subiscono danni da fauna.

E’ auspicabile che tutti i soggetti istituzionali preposti alla gestione e al controllo considerino questa problematica una vera e propria emergenza da affrontare senza remore.

L’Ente Parco della Murgia Materana- conclude il presidente Michele Lamacchia- nel breve periodo sarà in grado di applicare su larga scala questa tecnica di cattura ritenuta l’unica in grado di fronteggiare la proliferazione di questa specie al contrario di altre tecniche che fino ad ora si sono rivelate per nulla efficaci.

E’ auspicabile una azione comune fra tutti gli attori istituzionali per dare risposta non solo al mondo agricolo ma all’intera Comunità che percepisce, a giusta ragione, il pericolo derivante dalla presenza massiva di questa specie”.