Licenziamenti alla Plasticform di Melfi, sindacati: “Illegittimi e discriminatori”

"Azienda inflessibile rispetto alla sua estrema decisione perfino al tavolo istituzionale che si è svolto in Regione"

Si è svolto al dipartimento Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca della Regione Basilicata, l’incontro convocato dall’assessore alle Attività produttive Francesco Cupparo, su richiesta della Filctem Cgil e della Uiltec Uil, per discutere dei quattro licenziamenti fatti di recente dall’azienda Plasticform srl di Melfi.

Siamo consapevoli – affermano Francesco Iannielli e Giuseppe Martino, rispettivamente segretari generali della Filctem Cgil Potenza e della Uiltec Uil Basilicata – che il comparto automotive che interessa la FCA di Melfi e le aziende dell’indotto sta vivendo una fase temporanea di calo produttivo. Questo è determinato dal fatto che alcuni modelli e le relative produzioni sono andati fuori-produzione, mentre altri modelli si apprestano ad entrare in produzione già dai primi mesi del 2020.

FCA ha infatti annunciato ai sindacati del settore, in un incontro del 24 ottobre scorso. la ripresa delle lavorazioni a pieno regime con la messa in produzione della Jeep Compass a marzo e della Jeep Renegade Ibrido a giugno del prossimo anno, prevedendo di poter giungere, se pur gradualmente, alla piena capacità produttiva e di conseguenza alla saturazione di tutti i livelli occupazionali.

È per questo – spiegano i sindacalisti – che la decisione di Plasticform di licenziare quattro lavoratori è in netto contrasto con la situazione di temporanea flessione delle attività, in una dinamica che vede anche questa azienda beneficiare degli strumenti che la legge mette a disposizione per fronteggiare, appunto, crisi temporanee di mercato e non crisi strutturali.

Inoltre – continuano Iannielli e Martino – l’azienda ha ancora la possibilità di poter attingere alla cassa integrazione guadagni ordinari, perché non del tutto esaurita, e all’occorrenza di poter discutere e attivare successivamente, previo accordo con il sindacato, i contratti di solidarietà.

Ma Plasticform è stata inflessibile rispetto alla sua estrema decisione perfino al tavolo istituzionale che si è svolto in Regione e a nulla sono valsi i ripetuti inviti dell’assessore Cupparo che si è oltremodo dichiarato disponibile a cercare di trovare una soluzione, anche interloquendo con FCA, al fine di far rientrare i licenziamenti.

Una posizione intransigente da parte aziendale – affermano i segretari generali di Filctem e Uiltec – che ci fa davvero ritenere i licenziamenti, apparentemente mascherati come licenziamenti economici, illegittimi e discriminatori, comminati al solo scopo di colpire quattro lavoratori iscritti al sindacato. E tutto ciò accade in un contesto che dovrebbe essere governato da regole di correttezza e affidabilità nel quale è inaccettabile anche la perdita di un solo posto di lavoro.

Nell’esprimere rammarico per l’esito del confronto per nulla costruttivo – continuano i sindacalisti – la domanda che poniamo a FCA, che pure è stata costantemente informata nelle scorse settimane sull’evolvere degli accadimenti e che dovrebbe governare quelle regole di correttezza e affidabilità, se prenderà una posizione a salvaguardia dei lavoratori oppure continuerà a rimanere sorda spettatrice di questa profonda ingiustizia che si consuma all’interno del suo perimetro di interessi. Noi attendiamo fiduciosi che FCA infranga questo assordante silenzio”.