Aggressione a giovane donna potentina, Bardi: episodio gravissimo. Prese di posizione anche da Arcigay e Comune

Morena Rapolla: “Questo episodio testimonia la difficile situazione presente anche sul nostro territorio". Il sindaco Guarente: "Vicinanza della Città alla giovane vittima di violenza"

Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in merito all’aggressione denunciata dalla signora Giulia Ventura dichiara che “l’episodio, oggetto di indagine da parte degli inquirenti, è gravissimo e risulta estraneo alla cultura della comunità lucana, improntata da sempre al rispetto della persona”.

Il presidente della Regione Basilicata nel dare la sua solidarietà alla giovane donna potentina, ritiene che “episodi di questo genere vadano stigmatizzati e condannati senza esitazione. Auspico che gli autori siano perseguiti in maniera durissima perché simili fatti di violenza e di intolleranza sono del tutto inconcepibili”.

Il sindaco di Potenza, è intervenuto sull’episodio con una nota ufficiale: “Esprimo la mia più convinta solidarietà a Giulia Ventura, attesto la vicinanza della Città e garantisco ogni sostegno affinché chi si è reso responsabile del vile gesto sia individuato e la giustizia possa fare il suo corso”.  Fatti come quello che ha visto protagonista la nostra concittadina  non solo sono di una gravità inaudita e non dovrebbero mai accadere, ma impongono una riflessione attenta per definire azioni che possano contrastare ogni forma di violenza. La repressione è certamente doverosa quando ci si trova dinanzi a espressioni di tale brutalità, ma le diverse agenzie educative non devono mai abdicare al loro ruolo di primo presidio sul nostro territorio, operando congiuntamente e individuando i percorsi più idonei per far sì che la prevenzione resti la prima opzione per contrastare fenomeni così gravi e far sì che mai più abbiano a verificarsi episodi di violenza e intolleranza”.

Anche l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Potenza, Marika Padula, esprime la sua solidarietà alla giovane donna aggredita, in una nota scrive:

“Cara Giulia, come donna, prima ancora che come assessore, ti abbraccio e ti manifesto il mio profondo dispiacere riguardo a quanto ti è accaduto . La settimana appena trascorsa, della nostra bella e ‘tranquilla’ città, ci ha portati a conoscenza di due terribili episodi di violenza sulle donne. Rappresentano purtroppo l’ennesima conferma che ancora tanto rimane da fare.  Il tuo caso, come tutti quelli di quante non riescono a trovare la forza per denunciare, non solo rappresentano un monito rispetto al non dover mai abbassare la guardia nei confronti di qualsiasi tipo di violenza, ma richiedono l’impegno quotidiano di Istituzioni, magistratura, forze di polizia e privati cittadini, affinché, ognuno per quanto di propria competenza, possa profondere il massimo sforzo per individuare e isolare gli autori di tali atti, facendo sì che la giustizia faccia il suo corso, senza sconti per nessuno”.

Morena Rapolla, dell’Arcigay Basilicata, ha diffuso un comunicato stampa: “Questo episodio testimonia la difficile situazione presente anche sul nostro territorio: Giulia, aggredita e picchiata con ferocia, è svenuta in una pozza di sangue ed ha riportato importanti conseguenze che la stessa ha mostrato sul suo profilo Fb, denunciando l’accaduto e dimostrando quel coraggio necessario al contrasto dell’odio omolesbotransfobico. Mi sento di dirle grazie anche a nome di Tutti i cittadini e le cittadine per bene che in queste ore si sono strette intorno a lei, con messaggi di solidarietà ed appoggio.” E aggiunge:  “Il lavoro di contrasto all’omotransfobia  non può più ricadere unicamente sul lavoro volontario e gratuito dell’associazionismo locale: dopo quanto accaduto non si può più
tappare il sole con un dito, occorre che anche le Istituzioni locali assumano un impegno reale e fattivo per superare le semplici dichiarazioni d’intenti che, per quanto positive, non trovano poi riscontro nella realtà”.