Botte ai bambini in una scuola materna di Matera, maestra interdetta per sei mesi

Le telecamere installate dalla Polizia nell'istituto hanno permesso di ricostruire le violenze subite dai piccoli alunni

Il gip di Matera, Angelo Onorati, ha disposto il divieto di esercitare attività professionali per sei mesi, nei confronti di una maestra di 64 anni, ritenuta responsabile del reato di maltrattamenti nei confronti alcuni bambini di età compresa tra i 3 e i 4 anni della scuola materna Bramante della città. Le violenze sono state riprese dalle telecamere installate nella scuola dalla Polizia. Per vedere il video clicca qui http://www.poliziadistato.tv/c_NVRZ9tqHJP

Il procuratore capo di Matera, Pietro Argentino ha illustrato i dettagli dell’indagine questa mattina, nel corso di una conferenza stampa in Questura a cui hanno preso parte anche il Questore Luigi Liguori, il Capo della Squadra Mobile Fulvio Manco, e il Sostituto Procuratore che ha condotto le indagini, Annafranca Ventricelli.

Le indagini sono partite lo scorso ottobre, dopo che alcuni genitori avevano raccontato alla preside dell’istituto scolastico lo strano comportamento che i figli manifestavano a casa. La dirigente scolastica si è rivolta alla Polizia per rappresentare quanto appreso dai genitori, da qui la decisione di installare le telecamere all’interno della scuola. 

Le vessazioni psico-fisiche quotidiane ricostruite dalla Squadra Mobile grazie alle telecamere, consistevano nel gridare verso i piccoli ad alta voce qualsiasi rimprovero, colpendo ripetutamente con la bacchetta la cattedra al grido “ordine e disciplina”, strattonandoli, chiamandoli con numerosi epiteti offensivi, minacciandoli e posizionandoli con la forza con la faccia contro il muro o con la testa sul banco, sferrando loro schiaffi anche a due mani. 

La sussistenza di queste ripetute condotte di violenza fisica e morale- ha spiegato il procuratore Argentino- è stata riscontrata attraverso delle intercettazioni audio-video ambientali, che hanno evidenziato l’incapacità di contenere talvolta anche l’esuberanza dei piccoli, con i normali mezzi educativi, ma ricorrendo all’uso della violenza con un atteggiamento irato e stizzito.

Tutto ciò ha minato l’integrità psico-fisica di tutti i piccoli alunni che anche quando si trovavano presso le loro abitazioni istintivamente ponevano le mani di fronte al viso anche quando un genitore si avvicinava per dare una carezza o un bacio.

La misura cautelare interdittiva è stata eseguita dal personale della Squadra Mobile.