La donna con la chioma bianca, opera di Daniela D’Agostino

Un dipinto che caratterizza la pittura dell’artista salernitana. In mostra tra le altre opere al vernissage di Palazzo Genovese a Salerno dal 25 al 31 gennaio

Magari non ci appaga visivamente, otticamente. Tuttavia ci stimola intimamente. Possiamo scorgere tanti sguardi, tanti volti, immaginare le mille espressioni di quella donna che guarda il mare o il cielo, decidetelo voi, anzi lo decidono la vostra sensibilità, la vostra immaginazione. Chissà che volto avrà questa donna? Tanti e nessuno, tutti i volti che volete. Chissà che cosa sta pensando, chissà se contempla o piange, o sorride o immagina o sogna. Chissà se è felice o triste, magari ha gli occhi chiusi oppure spalancati sull’orizzonte. Guardate, entrate in quella chioma e sarete voi a decidere. 

La donna con la chioma bianca

È un dipinto senza trama, come tutti gli altri. L’autore non manda messaggi, perché l’arte di Daniela non è narrazione, ma emozione che si espande attraverso gli occhi di chi guarda e prende le forme della sensibilità, della memoria, della storia, degli intimi segreti di ognuno di noi.

Quella donna è un mistero avvolto in una chioma, un mistero che si svela soltanto nei nostri occhi, attraverso l’esplorazione di ciò che siamo nell’istante in cui osserviamo.

Questo dipinto è straordinario perché con naturalezza, semplicità, spontaneità, trasforma un foglio bianco in un film il cui autore è chi lo guarda. Siamo di fronte all’essenzialità della vaghezza che si trasforma in una miniera di scoperte.

Quella donna ci volta le spalle? Niente affatto. Noi siamo dall’altra parte, quella donna ci guarda in faccia, con i nostri stessi occhi.