Pomarico. I misteri dell’Amministrazione comunale. I soldi della frana

I lavori di somma urgenza in prossimità delle elezioni amministrative

A Pomarico, in provincia di Metera, alcuni cittadini si fanno domande sulla gestione amministrativa del Comune. Per la verità alcuni di loro le domande le avrebbero poste direttamente agli amministratori e, almeno in un caso, all’autorità giudiziaria. Quali domande? Quelle che stiamo per porre in questa inchiesta. Oggi, pubblichiamo la prima parte, con le prime domande.

La frana del 29 gennaio 2019

Tutti sappiamo di quel disastro. Case crollate, intere famiglie evacuate, strade sprofondate.

Il Consiglio dei Ministri, nel febbraio 2019 dichiara lo stato di emergenza a seguito della frana e stanzia le prime somme che ammontano a 700mila euro per lavori urgenti.

Le domande che poniamo in questa prima parte dell’inchiesta sull’amministrazione comunale di Pomarico è la seguente: è vero che 200mila euro di quei 700mila euro sono stati spesi per lavori che nulla c’entrano con l’emergenza frana? È vero che l’affidamento diretto dei lavori a 5 ditte per l’importo pari a 40mila euro ciascuna riguarda opere che, in parte non sono neanche state realizzate? E, in ultimo, se fosse vero, perché dirottare i fondi dell’emergenza frana su interventi di cui, pare, non ci sarebbe stata alcuna urgenza?

Perché facciamo queste domande?

La ragione per cui poniamo le domande risiede nella lettura della documentazione relativa ai lavori affidati direttamente alle 5 ditte.

Esistono delle determinazioni tutte datate 29 di aprile 2019 e pubblicate all’Albo pretorio del Comune dal 14 maggio al 29 maggio, che riportano lo stesso identico Oggetto: “Lavori di adeguamento e miglioramento della viabilità alternativa a Corso Vittorio Emanuele distrutto dagli eventi franosi del 25 e 29 gennaio 2019. Affidamento lavori all’Impresa”

Identico oggetto per tutte le cinque determinazioni salvo l’indicazione di cinque diverse imprese che rispettivamente chiameremo A, B, C, D, E.

Cerchiamo di capire in cosa consistono i lavori affidati a ciascuna delle 5 ditte e cosi leggiamo la determinazione numero 93T.

Apprendiamo che si tratta di lavori affidati alla ditta A in data 21 febbraio 2019 in seguito a verbale di “somma urgenza” Ia cui perizia riguarda essenzialmente la “rimozione di ostacoli, parti di muratura, gradini ecc. che rendono non percorribile, ai mezzi di soccorso e vigilanza, il tratto stradale che va da Piazza Matteotti a Piazza Vittorio Veneto e che prevede una spesa complessiva di 40.000,00 di cui 35.800,00 per lavori e 4.200,00 per somme a disposizione dell’Amministrazione Comunale.”

Cerchiamo di capire anche quali interventi prevedono le altre determinazioni ossia la 94-95-96-97T, per quali somme e per quali lavori affidati direttamente alle altre ditte.  All’Albo è pubblicato unicamente l’oggetto: “Lavori di adeguamento e miglioramento della viabilità alternativa a Corso Vittorio Emanuele distrutto dagli eventi franosi del 25 e 29 gennaio 2019.

Per quali lavori di somma urgenza sono incaricate le ditte?

Cerchiamo a questo punto di risalire al verbale di somma urgenza del 21 febbraio e alla relativa perizia come da riferimento della Determinazione nr. 93T. Ma all’Albo pretorio comunale non risulta alcuna
pubblicazione di alcuno dei 5 verbali di somma urgenza e tantomeno le relative perizie di stima, tutte datate 20 febbraio 2019, contrariamente a quanto prevedrebbe la legge che dispone la pubblicazione di questi atti.

Leggendo atti e documenti scopriamo altre determinazioni tutte datate 23 maggio 2019 e pubblicate all’albo dal 3 al 18 giugno che prevedono un impegno spesa di 40mila euro per ciascuna delle 5 ditte. Seppure si faccia riferimento a imprese e cantieri diversi, le determinazioni riportano tutte lo stesso numero di impegno spesa 323/2019.

Determinazione 117T    -Ditta A – Lavori in Via Cavour- Impegno di spesa n. 323/2019 per 40mila euro (l’indicazione del luogo dei lavori compare in una determina del 29 aprile2019)

Determinazione 118T- Ditta B – Lavori in Via Rione Chiesa Vecchia. Impegno di spesa nr. 323/2019, per 40mila euro (l’indicazione del luogo compare il 23 maggio 2019)

Determinazione 119T— Ditta C- Lavori Via Tellini. Impegno di spesa nr. 323/2019 per 40mila euro. (l’indicazione del luogo compare il 23 maggio .2019)

Determinazione 120T— Ditta D — Lavori in Via Dante. Impegno di spesa nr. 323 per 40mila euro (il luogo di esecuzione dei lavori compare per la prima volta in una determina del 23 maggio 2019)

Determinazione 121T- Ditta E — lavori in Via Crispi. Impegno di spesa nr. 323 per 40mlila euro (Il luogo di esecuzione dei lavori compare per la prima volta con Ia determinazione di impegno di spesa del 23 maggio 2019).

Sembrerebbe che le strade e i luoghi interessati dall’esecuzione dei lavori abbiano nulla a che vedere con il percorso alternativo alla strada interessata dalla frana del 29 gennaio 2019.

 

Fine prima parte

Senza farla lunga, sarebbe interessante vedere i verbali di somma urgenza e sarebbe interessante capire se a quei verbali sia stata allegata la perizia di stima o il computo metrico di stima. E sarebbe interessante vedere il libretto delle misure, il registro di contabilità e lo stato finale dei lavori.

Quattro delle cinque ditte vengono liquidate tra il 21 giugno e l’11 luglio 2019.

A parte tutto, l’ordinanza del Consiglio dei Ministri del 21 febbraio 2019, riguarda interventi di urgenza susseguenti alla frana e dispone che “gli interventi devono essere rendicontati mediante presentazione di documentazione comprovante la spesa sostenuta e l’attestazione che comprovi la sussistenza del nesso di causalità con gli eventi in rassegna”. Esiste un nesso tra i lavori affidati alle 5 ditte e la frana?

Tutto questo accade a ridosso del voto per il rinnovo del consiglio comunale.

Nella prossima puntata ci occuperemo di un altro mistero.

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